Apro il post di oggi con un meme che circola da qualche tempo nei social network: il cervello umano è un meccanismo unico (e su questo siamo d'accordo), che lavora incessantemente (e anche qui non possiamo che essere d'accordo) ma continua a farlo anche dopo l'acquisto della tv, del computer, dello smartphone e di altri ammennicoli tecnologici.
Probabilmente, come conseguenza di un cattivo uso di questi dispositivi, il cervello (o meglio, per dirla con espressioni care al prof. Barbazza con cui collaboro da anni e che di queste cose se ne intende: il binomio mente-cervello) lavora in modo diverso e in modo diverso elabora stimoli-risposte in relazione al binomio natura-realtà.
Non di ciò voglio parlare, tuttavia: anzi, in questo post voglio lodare la televisione (accanto alle moderne tecnologie) poiché mi permette di adocchiare luoghi troppo lontani che in vita mia non avrò occasione di vedere e che tanto fascino suscitano in me e in chi, come me, ama le Scienze Naturali.
Grazie alla televisione, tanto bistrattata, ho potuto ammirare ad esempio qualche scorcio delle isole Galapagos (sopra) e qualche immagine dei paesaggi e della fauna tanto care a Charles Darwin, di cui più che volentieri rileggerò nelle prossime settimane alcuni scritti - raccolti nel Viaggio di un naturalista intorno al mondo.
A Darwin non potevo non dedicare qualche parte di lezione - tradizionale o in modalità a distanza - anche quest'anno: già ne ho ricordato le note biografiche QUI - che racconto ai ragazzi delle seconde classi - e la sua giovanile passione per la chimica QUI. Ecco invece il frammento di un mio intervento per la classe terminale, datato 22 marzo 2021, che ci porta nella culla dell'Umanità:
La qualità del video non è eccelsa (neanche la mia esposizione, lo ammetto), ma mi permette di mettere al centro la riflessione sull'Uomo - che Darwin e i suoi seguaci considerano essere non la più bella di tutte le creature (di poco inferiore a una divinità, coronato di gloria e di onori - come recitava il salmo 8), non il vertice della Natura (come era per gli idealisti tedeschi) ma un essere vivente tra gli altri esseri viventi, soggetto alle stesse leggi e all'evoluzione per selezione naturale.
Ringrazio Alberto Angela (non occorrono presentazioni!) che, in qualche fortunata trasmissione, ci ha raccontato tutto questo con passione e competenza, attraverso documentari e preziosi materiali didattici. Ecco uno spezzone dedicato a Lucy - Australopithecus Afarensis.
Tuttavia, il 30 marzo scorso, in classe, ho mostrato il secondo video che trovate QUI.
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