mercoledì 15 dicembre 2021

Mah...

Invecchiando ho cambiato idea sul clima e sul meteo, almeno rispetto a quanto affermavo QUI. Non amo l'inverno, il freddo, l'umidità; e sogno ormai da tempo di trasferirmi in paesi più caldi - anzi, quel che avrei voluto per la mia vita contemplava proprio un impegno definitivo in terre lontane, site nella fascia equatoriale. Non importa, ormai è andata così e - sinceramente - spero che non duri troppo a lungo. 


Se non fosse per le meraviglie della Natura, che mi riempiono il cuore di gioia, e tutto fosse invece ridotto a quella socialità che piace tanto a certuni vecchi collettivisti e a una parte dei soliti cristiani, comincerei a nutrire dubbi sul fatto che la vita valga la pena di essere affrontata.


Invece i pianeti che nel loro silenzio si allineano in cielo, come è capitato in questi giorni...


... le nubi che si tingono di rosa al tramonto, mentre il firmamento si incendia ...


... i lumi che si smorzano e - bbonasera, direbbe il Belli - la notte che avvolge con il suo silenzio le pochezze umane svelano tanta bellezza che si perde nelle quisquilie quotidiane di chi cerca di impadronirsi del mondo o di inseguirne le mode o di affogare nel lavoro o nell'etanolo gli affanni e le insoddisfazioni.


E all'indomani, gli uccelli che saltellano sulla neve e volano di albero in albero a mangiare quel che resta dei fichi, beccando qualche insetto incauto, sotto lo sguardo vigile dei gatti sembrano rinnovare il buongiorno sincero, regalando un po' di speranza.


L'uomo, la bestia e la virtù: perché penso a questo capolavoro di Pirandello? Forse perché il sommo autore vi definiva l'educazione come quella cosa che ti insegna ad augurare il buongiorno a persone che manderesti volentieri a quel paese. "Perché civile, essere civile, significa proprio questo: dentro, neri come corvi; fuori, bianchi come colombi. In corpo, fiele; in bocca, miele".

Fuori dalla finestra, né corvicolombe: merli, passeri, pettirossi, cinciallegre. Pure la ghiandaia.


Eccolo, il pettirosso. Frei aber Einsam Libero ma solo. FAE (Frei Aber Einsam) è l'acronimo che dà il titolo a una sonata per violino e pianoforte scritta a più mani da Schumann, Brahms e Dietrich. Un movimento a testa, e il violinista Joachim avrebbe dovuto indovinare l'autore di ciascuno. Passatempi musicali romantici, tra scherzi ed amicizie. 


Oggi restano la musica e il motto che l'accompagna: libero ma solo. Forse la solitudine è la conditio sine qua non può esserci vera libertà? Mah... e se così fosse, quali alternative?

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