sabato 11 dicembre 2021

Cronache recenti

In questi giorni sono stato chiuso in casa. Negli ultimi giorni di novembre ho avuto un fortissimo mal di gola. Tutto è sembrato risolversi nel giro di poco. Nel frattempo mi sono fatto somministrare pure la 3d. 

Ritorno a casa dalla somministrazione, cena leggera. Seguo alla televisione Mauro Corona, ospite nella trasmissione condotta da Bianca Berlinguer, insieme ad altri (di un paio, quasi "fissi", farei volentieri a meno, ma non importa: piaceranno a qualcun altro).

Vado a letto. Mi sveglio nel cuore della notte alle 3:40 (ho sempre l'orologio a portata di mano, se non fisso al polso) con crampi fortissimi alle gambe (in particolare alla destra, dove ho le vene varicose), brividi, dolore ai reni (che percepivo caldi), febbre che sale e che arriva a 38.8 °C.

Mi risveglio con quel valore di temperatura, che si mantiene tale per tutto il giorno: nemmeno due compresse di tachipirina da 500 mg lo scalfiscono di una linea. La febbre scenderà solamente il giorno successivo, lasciandomi terribili dolori alle articolazioni maggiori (ginocchio, anca, spalla, gomito, polso) che continuano anche nei giorni successivi.

Urine color ocra, con odore da brodo (vabbé, l'odore non fa testo, è una percezione soggettiva): chissà che ne avrebbero detto gli archiatri del Basso Medioevo, raccogliendola in una matula per osservarne colore e altre proprietà, come dissi QUI.

Mi sono limitato a consultare i loro eredi attuali, i quali hanno formulato - all'insaputa l'uno dell'altro, ovviamente - pareri discordi: per uno tutto il quadro era dovuto agli effetti collaterali della 3d (ma come? Il mal di gola era cominciato prima di riceverla...), per un altro esso deve ricondursi a un'infezione di tipo batterico; etc. Alla fine vi ho guadagnato due giorni di malattia.

Il prosieguo della storia è il seguente. Passano un paio di giorni e tutto il quadro sopra riportato si ripete esattamente identico in mia madre - che però la 3d l'ha fatta settimane fa e con il formulato di un'altra casa farmaceutica; ed ella ha pure ricevuto l'antinfluenzale

Un primo consulto ippocratico sospetta un'infezione da Sars-Cov-2... per forza, da un paio d'anni a questa parte, qualsiasi episodio febbrile o un semplice mal di gola indirizza a ricercare quel patogeno in primis. Evviva i protocolli. E via col tampone (negativo, ovviamente). I sintomi restano e intanto si aggiungono tosse e catarro (sia per lei, sia per me). Nel frattempo, pure il babbo si unisce al club.

Quindi, escludendo l'ipotesi "postumi da 3d" (che non può essere, perché io ho fatto la 3d e i miei congiunti no, perlomeno non negli stessi tempi e non quella 3d): io, fonte d'infezione, ho trasmesso (per via aerea) un patogeno ignoto (... un batterio?) ai miei genitori - in casa non usiamo la mascherina. Batteri a catena; o catena di batteri? Mah.

Il patogeno ha attraversato le naturali barriere difensive e ha prodotto le sue tossine che hanno causato i loro effetti. Ora la cosa sembra risolversi da sola (ovviamente non assumo antibiotici se non sotto prescrizione medica), ma mi chiedo: qual era il patogeno? Il tampone oro-faringeo che ho prenotato (in rigoroso regime privato di mia iniziativa) me lo rivelerà? Non esiste solo Covid, a questo mondo. E prima di tornare in classe, voglio essere sicuro di non contagiare nessun altro.

Intanto, ricordando a me stesso che prima di essere fonte d'infezione sono stato infettato pure io, tenendo conto dei tempi di incubazione e di chi, vicino a me, ha presentato un quadro simile (una persona che potrei pensare di bocciare agli esami di riparazione, ad esempio), sono stato in grado pure di stabilire - con una certa sicumera - la data in cui è avvenuta la trasmissione del patogeno: il 23 novembre scorso. Di più non vi dico, segreto professionale.

4 commenti:

  1. Non voglio insistere inutilmente ma le rose che fioriscono nella neve a mio parere nella loro naturalezza spiegano perfettamente quanto è accaduto a tutti Voi in familia: un evento del tutto naturale di questa stagione. Per la "diagnosi" aspettiamo il "tampone e la coltura" poi tireremo le conclusioni.

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    1. Caro Renzo, non c'è bisogno di insistere. Un episodio come quello descritto è normale in questa stagione: virus e batteri circolano. Voglio solo essere certo (nei limiti del possibile) di non costituire fonte di contagio per altre persone, soprattutto in virtù della professione che svolgo. Tutto qua. MC

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