mercoledì 29 dicembre 2021

Vita e morte nell'invisibile (III)

Dicembre 2021 sta per andarsene, dopo avermi portato una piccola soddisfazione, quella di aver presentato presso la splendida sala del Centro Sociale a Tambre (BL) Vita e morte nell'invisibile, il saggio scritto con il professor Renzo Barbazza, dato alle stampe a fine estate 2020, incentrato sul rapporto tra microbi e Homo.


Dopo le parole introduttive della professoressa Sara Bona, in rappresentanza dell'Amministrazione Comunale di Tambre - Assessorato alla Cultura (che ringrazio ancora per l'opportunità e per l'ospitalità), ho esordito affermando con convinzione che l'esperienza della pandemia-sindemia-endemia ha avuto il merito di richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica sui grandi temi della microbiologia, un po' passati in secondo piano negli ultimi tempi, almeno nelle nostre comunità. Altrove sono rimasti ben presenti nel corso degli anni, purtroppo.


Nel resto del mio intervento ho cercato di ricordare che i confini della microbiologia sono più vasti di quelli definiti dall'igiene e dalle malattie infettive e abbracciano la veterinaria, l'agraria, l'ecologia, le scienze dell'alimentazione, l'enologia, la geologia, le biotecnologie, il restauro, etc.


L'approccio che prediligo è quello storico e tra le figure che ho ricordato vi è quella del chimico Louis Pasteur, di cui il prossimo anno ricorrerà bicentenario della nascita - avvenuta il 27 dicembre 1822 a Dole, nel Giura francese


Chissà che non vi sia l'occasione di tornare sul tema a breve in altri incontri simili. Intanto mi godo le vacanze invernali, approfondendo lo studio delle Rickettsie, argomento particolarmente interessante dal punto di vista scientifico.

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