Ecco l'amelanchier che si tinge di rosso, in questo autunno che oggi è iniziato anche dal punto di vista meteorologico - dal punto di vista astronomico è invece già passato un mese dall'equinozio.
Se mi fosse rimasto un briciolo di passione, ora aprirei una lunga disquisizione sui carotenoidi che tingono le foglie di rosso e di giallo; sarei andato a raccoglierle, avrei estratto i colori con l'alcool, avrei tentato qualche improbabile cromatografia con mezzi di fortuna... e invece no.
Oggi pomeriggio ho preparato la lezione per l'Università degli Anziani e ho riordinato alcuni appunti personali sulla tassonomia degli sfeniscidi... pardon, dei pinguini - così ci capiamo tutti.
Poi è suonato il telefono e l'ennesimo salvatore dell'Italia mi ha intrattenuto per una cinquantina di minuti a commentare gli ultimi fatti della politica nazionale.
Mentre parlava, parlava, parlava, esponendo progetti e meriti, mi venivano in mente Perosi, che negli anni della sua follia vagheggiava una riforma del calendario e del codice penale (erano gli anni antecedenti al Codice Rocco), e qualche altro canuto e delirante signore che ho conosciuto, aspirante riformatore dei costumi nazionali negli ultimi anni della vita, quando era al contempo incapace di controllare gli sfinteri e lottava con la badante per non indossare il pannolone, pur necessario per non trasformare il pavimento di casa sua in una Venezia senza Mose.
Al termine della telefonata, con la cena sullo stomaco dal nervoso instillatomi, ho scritto su una mia pagina social quanto segue.
Il tuo post mi ha fatto ricordare i versi di Ungaretti nella poesia "Natale": "Lasciatemi così/ come una / cosa/ posata/ in un / angolo/ e dimenticata".
RispondiEliminaA parte questo, quel Mozart è divertentissimo e ci sta a pennello!
Grazie per il passaggio e per i versi di Ungaretti, un poeta che è per me una sorpresa continua. Mozart: decisamente si, davvero divertente. L'ideale per sdrammatizzare, nella certezza che - se mai leggerà il post - l'ennesimo "salvatore della patria" non coglierà l'ironia e probabilmente si risentirà.
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