A metà degli anni venti, Persico fu tra i primi a cogliere la novità della meccanica quantistica e a diffondere la nuova fisica in Italia, prima in cattedra a Firenze e poi a Torino. Dopo la guerra si trasferì in Canada per qualche anno e fece poi ritorno stabilendosi a Roma.
I contenuti essenziali della disciplina sono adattati ai versi - molto musicali - di una filastrocca che riporto, avendola ricostruita da diverse fonti. Tra queste, anche Atomi in famiglia, il libro scritto da Laura Capon, moglie di Fermi; e la biografia dell'insigne fisico e accademico, che trovate QUI.
Nella terra ch'egli lascia
Regna ovunque ora la fé
E di padri missionari
Più bisogno ormai non v'è.
Perciò dunque Padre Enrico
Ora accingesi a partir
E, varcato l'Appennino,
Altre genti a convertir.
Narra poscia ch'oltre i monti
Vivon popoli fedel
Che del ver le sacre fonti
Ricevuto hanno dal ciel.
Essi han d'h il sacro culto
Han nei quanti piena fé
E per loro è grave insulto
Dir che l'atomo non c'è.
Sono pur bestemmie orrende
il negar che c'è la psi,
Che un valor non nullo prende
delta q per delta p,
Che dell'orbite ai momenti
S'addizionano gli spin
Ed elettroni equivalenti
Son vietati dal destin.
Credon poi, con fé profonda
Cui s'inchina la ragion
Che la luce è corpo e onda
Onda e corpo è l'elettron.
Sono questi i dogmi santi
ch'Egli insegna all'infedel
con esempi edificanti
appoggiandosi al Vangel.
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