lunedì 21 luglio 2025

La Pavana di Fauré

In questo post presento la Pavana di Gabriel Fauré (1845-1924): una melodia dolce e un po' malinconica che ho focalizzato grazie al suo impiego come colonna sonora di documentari. Recentemente l'ho ascoltata guardandone uno dedicato al pittore Felice Casorati (1883-1963).

F. Casorati, Lo straniero, part.

Il brano di Gabriel Fauré è una composizione scritta nel 1887. È uno dei suoi brani più celebri e amati, insieme al famoso Requiem e ad altre pagine vocali.

La pavana è una danza rinascimentale di origine spagnola alla quale il compositore francese si ispira per sviluppare una pagina destinata alla sala da concerto, dall'andamento lento e solenne. 

Fauré originariamente scrisse la Pavane per pianoforte e coro, con un testo del poeta Robert de Montesquiou (1855-1921) - soggetto di un celebre ritratto di Giovanni Boldini (1842-1931). 

Tuttavia, la versione orchestrale, senza il coro, è quella che è diventata più popolare: il brano sembra evocare nostalgia di una bellezza antica e di gloriosi tempi passati.

La melodia principale è di grande intensità emotiva, caratterizzata da un andamento sinuoso e delicato. L'armonia è ricca e sofisticata, con inflessioni modaleggianti, tipica dello stile di Fauré, con l'uso di modulazioni e di dissonanze che creano un senso di sospensione e di mistero.

In fondo al post non propongo l'ascolto di tutto il brano orchestrale, ma solo del tema principale, per altro eseguito al pianoforte (video da youtube: quello non sono io, ovviamente). Antepongo la prima pagina della riduzione per pianoforte, per chi volesse seguirne lo sviluppo ascoltando l'esecuzione.



1 commento:

  1. Delicata e dolcissima nella sua malinconia la Pavane di Fauré, resa ancor più godibile dalla tua bella spiegazione. Grazie dello spartito per pianoforte!

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