Il primo mese del 2022 sta già per concludersi. Ci ha regalato qualche fatica, un po' di freddo e bei colori, soprattutto al tramonto - colori che la mia solita pigrizia ha tentato di catturare dal terrazzo del salotto con lo smartphone, mentre la macchina fotografica giace riposta in attesa di stagioni migliori. Comincio con qualche scatto del 26 gennaio...
Il cielo di fuoco è durato un istante, ma l'effetto è stato davvero suggestivo. Il giorno successivo, ecco le tenui sfumature, tra il rosa e il lilla, farsi strada tra le nubi a ponente, sopra i Monti del Sole.
Poco dopo le cinque e mezza era tutto finito. E oggi? La memoria di San Tommaso d'Aquino ci ha regalato un cielo senza nubi, sul quale a destra si staglia il profilo del noce, spoglio e ramoso.
Contemplando il giorno che, andandosene, reca seco il primo mese, voglio concludere questo breve post con un distico traboccante di speranza, che suggella un noto inno attribuito al Divus Thomas:
Tu nos bona fac videre
in terra viventium.
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