martedì 22 marzo 2022

I girasoli dell'amicizia

I fiori cominciano intensamente a colorare i prati, in questa prima settimana di primavera. Certo, un po' d'acqua disseterebbe la terra arsa da oltre tre mesi di cielo sereno e forse dilaverebbe l'aria da polveri e pollini, che - ahimé - non fanno bene alle vie respiratorie di molti di noi.

Intanto, i pittori colorano i fiori sulle loro tele: mi riprometto di andare a visitare la mostra dedicata a Luigi Cima (1860-1944) presso il Palazzo delle Contesse di Mel e in altre sedi nel comune di Borgo Valbelluna. E poi Kandinsky a Rovigo. E poi... mi fermo qui, per proporre invece tre furtivi scatti di un dipinto affascinante di Gauguin (1848-1903) che mostra in primo piano i girasoli.

Qualcuno ribatterà dicendo: "guarda, ti sbagli, i girasoli erano uno dei soggetti preferiti di Van Gogh - amico di Gauguin".

Io invito a guardare meglio la firma nel dettaglio sopra: Paul Gauguin, in una foto da me scattata il 12 marzo scorso a un dipinto che - fino ad allora - mai è stato concesso all'ammirazione del pubblico, essendo parte di una Collezione privata. Per quanto riguarda l'autore, avrò sicuramente i miei limiti, ma per ora sono meno evidenti di quanto qualcuno voglia farmi credere.

Gauguin dipinse questa Natura morta davanti a L'esperance nel 1901, quando ormai aveva stabilito la sua residenza nella Polinesia francese (sopra, le sue acque e i suoi atolli mostrati in televisione), prima a Tahiti e poi a Hiva Oa. La coppetta a sinistra dell'osservatore, con le sue decorazioni, è un chiaro riferimento al luogo in cui il pittore si trova.

I girasoli, dipinti da Gauguin davanti alla Speranza, potrebbero essere la sua conferma all'auspicio dell'amico Vincent, che in una lettera, tredici anni prima, gli scriveva: "spero proprio che saremo amici per sempre". Vorrei sperare lo stesso, qui e ora, e vorrei avere la forza di scriverlo ai miei amici più cari. Intanto, mi godo - rigorosamente per tv - i sognanti paesaggi del Pacifico.

Quanto sarebbe bello esser su quella spiaggia a goderne il caldo e la luce ...

... purtroppo non sarà "a tra poco". E allora, evviva i documentari e le trasmissioni televisive che ci permettono di godere della Natura e di sognare posti così lontani ed affascinanti.

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