Ricordo che, quando accompagnavo all'organo i canti per la messa in questa o in quella parrocchia, qualche canuta signora dalla lunga esperienza canora mi partecipava preziosi ricordi di quando era bambina, soffermandosi a raccontare dei canti intonati un tempo.
Con l'approssimarsi delle elezioni, almeno nei racconti di queste persone, i vecchi parroci solevano suggerire ai maestri di coro di intonare la seguente lode sacra di don Lorenzo Perosi (1872-1956) - sacerdote e musicista del quale ricorreranno i 150 anni dalla nascita il prossimo 21 dicembre.
Sembra che egli ne avesse composto il testo (?) e la melodia nel 1917, l'anno della fame e della disfatta di Caporetto; l'anno in cui visse il dramma personale di un difficile tracollo nervoso, dal quale non si risollevò mai pienamente.
La melodia risuonò in molte chiese nei difficili anni della Seconda Guerra mondiale e anche dopo, nell'Italia repubblicana, sotto elezioni, come accennavo prima. Esistono diverse versioni del testo e diversi adattamenti della musica. Ve ne propongo due.
Pietà signore pel nostro patrio suolo
Noi ti preghiamo a piè del santo altar
La patria nostra a te si volge in duolo
A te una prece ascenda e il sospirar.
Dio di clemenza Dio Salvator
Salvate Italia nostra pel vostro sacro Cuor.
Pietà, Signor, di tanta iniqua gente
Che il nome tuo non cessa di insultar
Noi qui veniam, col cuore mesto e dolente
Il perdon tuo per tutti ad implorar.
Dio di clemenza Dio Salvator
Salvate Italia nostra pel vostro sacro Cuor.
L'Italia vera, che Ti adora, o Dio;
Che ti proclama suo Signor, suo Re;
Alle fraterne colpe eterno oblio,
Fidente implora, o dolce Cuor, da Te.
Dio di clemenza Dio Salvator
Salvate Italia nostra pel vostro sacro Cuor.
Dal mio canto preferisco, musicalmente parlando, la seconda versione. Al di là dei gusti personali, lasciatemi dire che nella modern(ist)a chiesa del uattanciù un inno come questo sarebbe politically incorrect e infatti non lo si sente più, sostituito da altra tipologia di musica che meglio incontra il gusto dei contemporanei e sempre più rari fruitori degli attuali servizi liturgici cattolici. Pochi ma buoni? Comunque sia, non mi novero più tra quelli già da un po'.
Intanto, questa sera, 25 settembre, inizierà Rosh Ha Shanah, il Capodanno ebraico, durante il quale si festeggerà l'ingresso nell'anno 5783.
Nessun commento:
Posta un commento