Ho preparato questo post quasi due anni fa, il 13 settembre 2020. Visto che il tema si accompagna bene con un mio sentire sempre più forte di questi giorni, come potete leggere anche QUI, ho deciso di pubblicarlo. Si tratta di un brano di Maria Valtorta (1897-1961), una mistica italiana del secolo scorso, piuttosto discussa (e anche condannata dal Sant'Uffizio) per i contenuti dei suoi scritti ispirati alla vita della Madonna e al Vangelo - "così come mi è stato rivelato" (e la Chiesa ha ribadito di non riconoscere nessuna particolare rivelazione personale ma solo l'elaborazione formale di alcuni contenuti - cfr. Card. Tettamanzi, CEI, Prot. N. 324/92 - Roma, 6 Maggio 1992).
La Chiesa è stata fondata dalla Carità, e carità perfetta dovrebbe sempre essere stata.
La Chiesa alimentata dalla Carità, e carità perfetta dovrebbe dare a tutte le sue membra, anche e soprattutto alle minime e deboli per alimentarle e tenerle vive.
La Chiesa ha avuto il comando di insegnare la Carità. Ma guai se l’insegnamento si limita alla lettera invece di essere praticato nel suo spirito!
Vivere nella Carità per far vivere gli agnelli in essa. Questo è il dovere dei pastori. Ché se gli agnelli vedono che la Carità è pretesa dai pastori – e guai all’agnello che non dà reverenziale amore spinto sino alla rinuncia del libero giudizio e della libera azione nelle cose buone, che Dio stesso lascia all’uomo (anzi Egli lascia ogni libertà, limitandosi a dire ciò che è buono o non buono) – mentre essa Carità è negata dai pastori agli agnelli, che avviene?
Che per un cuore che non si apre alle infinite necessità delle anime – parlo dei cuori pastorali - le anime si volgono altrove, vanno a bussare ad altre porte, e talora sono porte che si aprono ai bisogni materiali, e DANNO pane, vesti, medicine, consigli, aiuti per trovare un lavoro, per non essere cacciati di casa dal ricco duro di cuore, ma anche che LEVANO religione e giustizia dai cuori.
Perché così avviene. E per un pane, una veste, un tetto, un aiuto a ristabilire la giustizia verso un perseguitato, un’anima, o più anime, lasciano l’ovile, il pascolo, la via di Dio, e vanno ad altri pascoli e su altre vie, materiali i primi, anticristiane le seconde.
(da: M. Valtorta, Commento all'Apocalisse, in I Quaderni, 1945-1950).
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