La regina Vittoria, figlia del principe Edoardo Augusto, duca di Kent, si ritrovò a essere l’erede al trono del re Guglielmo IV dopo la morte del re - senza figli né figlie in vita, nel 1837, anche poiché il quarto figlio di Giorgio III, ovvero la regina Carlotta, era già deceduta senza eredi.
Al mattino presto di un giorno di giugno del 1837, nella periferia di Londra, una ragazza di diciotto anni, ancora in pantofole, è incoronata regina d’Inghilterra.
Si apre così il regno di una donna che, da giovane principessa accolta con affetto dal popolo e dal Parlamento, era destinata a diventare l’icona della tradizione inglese per eccellenza, simbolo di determinazione e continuità in un’epoca di grandi progressi. Sono gli anni della Seconda rivoluzione industriale e dei fermenti sociali, ma anche della decadenza di un’aristocrazia affetta da numerose contraddizioni, figlie di un severo moralismo.
L’Età vittoriana è un’età di grande progresso materiale e intellettuale, tanto più in Inghilterra, patria della rivoluzione industriale: è l’età in cui prendono piede anche le idee di uguaglianza, emancipazione femminile, socialismo; è l’epoca in cui l’Inghilterra raggiunge il massimo della propria potenza mondiale.
In tutto ciò in realtà, Vittoria ha un ruolo modesto; altri governano la politica del Paese e le sue idee non sono certo indirizzate al progresso. Tuttavia per un Paese disorientato dal proprio impetuoso cambiamento, Vittoria rappresenta la stabilità, la continuità, il perdurare rassicurante delle tradizioni. Così Vittoria è diventata l’emblema di un Paese e di un’epoca.
È la regina Vittoria a sancire un passaggio epocale per la storia del colore presentandosi al matrimonio di sua figlia con un abito dalla tinta insolita, appena scoperta da un giovanissimo chimico, William Perkin. Scoppia la moda. Tutti vogliono il malva per vestire e per arredare.
Per chi voglia conoscere meglio questa grande sovrana, ecco una nutrita bibliografia che potete consultare QUI.
Altrimenti ci sono un paio di film interessanti: The young Victoria, ambientato agli inizi del regno, e La mia regina, ambientato negli anni della maturità, quando la regina è ormai vedova da tanti anni.
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