domenica 21 gennaio 2024

La buona TV

In queste giornate fredde, anche i nostri animali tendono a voler stare più in casa che all'aperto. Le cimici entrano aggrappate ai ciocchi di legna da ardere e manifestano la loro presenza spargendo il caratteristico e non troppo gradevole (almeno al nostro olfatto) odore. I gatti saltano sul davanzale auspicando che qualcuno apra loro la finestra.


Il buon Rodio - che non ama troppo essere fotografato - si accomoda con me sul divano e passiamo il tempo a guardare documentari e programmi di approfondimento.

Rai uno. Linea bianca. Nel corso della puntata di sabato, il conduttore Ossini intervista un volto a me noto: il dottor Jacopo Gabrieli, glaciologo bellunese e ricercatore del CNR.

Dai ghiacciai passiamo al cuore della montagna, sotto il Gran Sasso d'Italia, ove si trovano i laboratori dell'INFN, con gli apparecchi per le delicate misure necessarie agli studi di astrofisica.


La descrizione degli stessi è lasciata ai ricercatori che vi lavorano.


Ecco l'acceleratore di protoni...


... ed ecco un dettaglio dei sofisticati strumenti con cui si ricercano i neutrini di Majorana.


Che cosa siano i neutrini di Majorana, lo ha accennato il direttore del progetto di ricerca in una breve intervista.


Dal cuore alla cima della montagna, dall'astrofisica all'astronomia, per ammirare le stelle con un telescopio ottico costruito lontano dall'inquinamento luminoso delle città.


Qualche immagine "stellare" la recupero dalla puntata di Geo di venerdì...


... chiudendo con la Nebulosa a testa di cavallo, nella costellazione di Orione, di cui racconterò alcune informazioni ai miei alunni il prossimo martedì.


Linea bianca si è invece conclusa con una concessione alla paleontologia: ecco un'immagine dello schermo della tv sul quale compare un dettaglio dello scheletro di Mammuthus meridionalis, noto come mammut aquilano, conservato nel bastione orientale del Forte Spagnolo a L'Aquila.

Tutto questo per dire che: una buona divulgazione scientifica, in televisione, esiste sia sulla tv di stato, sia sulle reti private. E questo alla faccia di quanti affermano che la televisione è un'invenzione del demonio per dividere le famiglie e per corrompere i costumi morali della gioventù. Un prodotto della tecnica non è in sé ne buono ne cattivo. Dipende dall'uso che se ne fa. E la scelta in merito all'uso compete a chi ha in mano il telecomando, non a quello che lo ha inventato.

Questi due poveri ragazzi lo hanno imparato a loro spese - ammesso che la notizia passata sui media in queste ore sia vera e non ho motivo per dubitarne. Evviva la libertà!

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