mercoledì 18 novembre 2020

La giornata del pancreas

«It cuddles the left kidney, tickles the spleen, hugs the duodenum, cradles the aorta, opposes the inferior vena cava, dallies with the right renal pedicle, hides behind the posterior parietal peritoneum of the lesser sac, and wraps itself around superior mesenteric vessels.»

Tratto da: H. Derman, Anatomic and physiologic considerations pertinent to pancreatic function; in F.W. Sunderman e F.E. Sunderman, Measurements of Exocrine and Endocrine Function of the Pancreas, Lippincott, Philadelphia, 1961, p. 4; citato in Oscar Bodansky e C.P. Stewart, Advances in Clinical Chemistry, Academic Press, 1970, vol. 13, p. 114

Il pancreas abbraccia teneramente il rene sinistro, con la sua coda fa il solletico alla milza, stringe fra le sue braccia il duodeno, fa da culla all'aorta, fa opposizione alla vena cava, giocherella con il peduncolo renale di destra, si nasconde dietro il peritoneo parietale posteriore, e si avvolge tutto intorno ai vasi mesenterici superiori.

Bella presentazione, essenziale ma completa. Erofilo di Calcedonia (335-280), medico della scuola alessandrina, individuò il pancreas come organo e Rufo di Efeso gli diede questo nome perché notò che in esso non vi erano parti cartilaginee e ossee, ma solo "carne": "pan-kreas" significa letteralmente "tutto (pan) di carne (kreas)". 

Leonardo e Vesalio lo "omettono" nei loro pur dettagliati disegni anatomici, anche se Vesalio lo immagina come una sorta di cuscino sul quale appoggia lo stomaco. Lo si ritrova ben disegnato nelle tavole di Bartolomeo Eustachio


Virsung a Padova scoprirà il dotto pancreatico principale nel 1642; Regnier Der Graaf scriverà la tesi di laurea in medicina "De succo pancreatico"; il veneziano Giandomenico Santorini scoprirà il dotto pancreatico secondario agli inizi del Settecento. 


Fu tuttavia solo a metà XIX sec. che - grazie agli studi di Claude Bernard - si comprenderà il ruolo del pancreas esocrino nella digestione. E poi arriveranno Langerhans, Minkowski e Von Bering, Banting e Best, Sanger, De Duve e altri che cominceranno a far luce sulla funzione endocrina - ancora non del tutto compresa. 

Oggi il pancreas è sempre più considerato come sede di importanti patologie e di forme tumorali tra le più aggressive e subdole, cui è dedicata la giornata del 19 novembre 2020 - con il nastro viola come simbolo.

Che il pancreas potesse essere sede di tumori era noto già ai medici del XIX secolo: cito Armand Trousseau, che descrisse il segno di malignità che porta il suo nome e che gli permise di diagnosticare a sé stesso la patologia che lo ha portato alla morte.

Tra i primi chirurghi a tentare un'operazione sulla testa del pancreas figurano Alessandro Codivilla, che il 9 febbraio 1898 a Imola operò un contadino di 46 anni; seguirono gli interventi di Halsted (1899), Franke (1900), Kausch (1909), Hirschel (1914), Tenani (1918) fino a Allen Whipple, che perfezionò ulteriormente la procedura, poi ripresa da autori successivi.


Il 14 novembre scorso era invece la giornata mondiale del diabete, patologia connessa o con la mancata (o insufficiente) produzione di insulina (QUI) da parte delle insulae di Langerhans (diabete di tipo 1) oppure con l'incapacità (o la ridotta capacità) delle cellule di esprimere il recettore che permette all'insulina di svolgere la sua azione (diabete di tipo 2).


Nel dipinto sono ritratti Banting e Best, che vinsero il premio Nobel per la scoperta dell'insulina: osservate la provetta nel bagnomaria. E' quella che contiene la soluzione di Fehling-Benedict, utilizzata (un tempo) per determinare il glucosio nei liquidi biologici. Se ci fosse stato il glucosio, lo ione rameico blu sarebbe stato ridotto a ione rameoso arancione: ricordate? Rinfrescate la memoria QUI.


Nota conclusiva: la giornata del diabete cade il 14 novembre perché in questa data ricorre il genetliaco di Banting. Egli nacque infatti il 14 novembre 1891 a Alliston, nell'Ontario (Canada). Dopo il diploma si iscrisse all'università di Toronto, prima a teologia (che abbandonò) e quindi a medicina. Si laureò nel 1916, partecipò alla Grande Guerra e tornò in patria nel 1919. 
Si interessò del diabete: l'11 gennaio 1922 somministrò per la prima volta l'insulina a un ragazzino, Leonard Thomson. La notizia fece il giro del mondo e guadagnò fama e onori a Banting e collaboratori. Il medico canadese morì il 21 febbraio 1941 a Terranova in un incidente aereo.

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