venerdì 29 luglio 2022

Chiarimenti...

Ieri sera, dopo una giornataccia - allietata tuttavia da una visita imprevista, nel pomeriggio - mi sono trovato a dover ribadire, sulla mia pagina facebook (ove sono presente con uno pseudonimo, volutamente, per non farmi rintracciare troppo facilmente), quanto segue: musica e religione cattolica non rientrano più tra i miei interessi già da qualche anno

Questo l'ho già detto qui più e più volte e, visto che c'è ancora chi non l'ha capito, mi trovo a scriverlo di nuovo ora e mi troverò a scriverlo ancora.

Con la musica ho chiuso quando ho deciso di studiare materie scientifiche (non purtroppo farmacia, che desideravo, ma chimica - che era più fattibile); quindi nel 2008, anche se di fatto ho continuato ad accompagnare all'armonio canti da messa e a trascrivere brani corali fino al 2013 (anno delle mie ultime apparizioni pubbliche: potrei dire che a casa mia ogni tanto strimpello ancora, ma non lo farò mai più fuori).

Con la religione, come ambito culturale, ho posto la parola fine un po' più tardi: una volta conseguita la laurea magistrale in chimica (110L), la quale mi ha permesso di lasciare volentieri ad altri l'irc (che per alcuni, me incluso, mai avrei dovuto affrontare, visto che non sono rampollo di buona famiglia cattolica, come ebbe a dire una di quelle soavi campionesse di schietta cristianità e di cristiana schiettezza, di cui traboccano certe aule liturgiche che ho smesso di frequentare da molto tempo e di cui non sento affatto la mancanza) e di dedicarmi solo ed esclusivamente alle scienze naturali e, in particolare, ad alcuni aspetti della microbiologia.

Con la fede, come ambito di ricerca esistenziale, non ho ancora chiuso del tutto ma poco ci manca. Non sento il bisogno di appartenere a una chiesa pauperista, ambientalista, progressista, dove si frullano vangelo e marxismo; ma neanche a una chiesa moralista, che ricopre l'odore di stantio con nuvole d'incenso e che predica che i vaccini, opera del diavolo, comprometteranno il sistema immunitario e causeranno la dannazione eterna di quanti li hanno ricevuti. Anche qua un pasticcio di giovedì grasso e di venerdì santo che rifuggo a gambe levate. 

Ho riscoperto, negli ultimi anni, le mie radici e una laicità basata sui valori del pensiero liberale e sulla responsabilità individuale, senza bisogno di quei collettivismi che piacciono tanto a certi cristiani o ai socialisti di varie correnti, dai quali prendo le distanze. 

Aborrisco quanti decidano cosa debbano fare gli altri, troppo spesso senza dare per primi l'esempio: armiamoci e partite, siamo sempre là. E senza tener conto del sentire altrui, delle aspirazioni, delle capacità, degli interessi - ma solo della necessità.

Credo l'amicizia (per me un valore assoluto che condivido con persone dai percorsi esistenziali simili al mio) e l'amore (non la famiglia, non la comunità, non la patria...), senza sentire il bisogno di mettere firme in comune o in un registro parrocchiale - e su questo principio, per me inderogabile, ho interrotto un paio di relazioni in passato.

Non voglio commenti e non pretendo approvazione, ma esigo rispetto: qui, sui social network, su twitter, su facebook e soprattutto nella vita reale. 

Non trovo giusto dover star ancora male per capitoli della mia vita che considero chiusi, che non ho più intenzione di riaprire e che nessuno - nessuno! - ha il diritto di mettere in discussione in relazione alla mia esistenza e alle mie scelte personali - neanche per necessità professionali: sono un insegnante di scienze, non uno gigolò che si vende al miglior offerente.

Se non siete d'accordo, non mi importa; ma per cortesia cancellatemi dall'elenco dei vostri contatti e non lasciate commenti - che modero e mi riservo di non pubblicare. Grazie.


Buon fine settimana.

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