mercoledì 23 novembre 2022

La lettera di Einstein a Marie Curie

Paul Langevin (1872-1946) fu un fisico francese il cui nome è spesso associato alla biografia di Marie Curie. Egli, laureatosi in fisica nel 1897, si trasferì a Cambridge per lavorare con Thomson; poi, dal 1902, si stabilì  a Parigi per collaborare con Pierre Curie

Compì ricerche sulla piezoelettricità, sul diamagnetismo, sui raggi X, sui moti browniani, sulla teoria della relatività di Einstein, sugli ultrasuoni (che porteranno poi all'invenzione del sonar e dell'ecografo).

Il 19 aprile 1906 Pierre morì in un tragico incidente: Langevin fu molto vicino a Marie e l'amicizia tra i due si rafforzò a tal punto da diventare oggetto di scandalo. Nel 1911, la relazione divenne oggetto di chiacchiere e maldicenze, alimentate dalla stampa nazionalista francese, che indicava Marie come una rubamariti (Langevin era sposato e padre di quattro figli), una "ebrea" polacca (erano gli anni dell'Affaire Dreyfus), un'immorale

Anche l'Accademia di Svezia, che in quell'anno le assegnò il Premio Nobel per la chimica, le consigliò tuttavia di non presentarsi per la cerimonia della consegna al fine di non alimentare inutili polemiche. Lei rispose candidamente che il premio le era stato riconosciuto per i suoi innegabili meriti scientifici e non per la sua vita privata. E a dicembre fu a Stoccolma, accompagnata dalla figlia maggiore Irene, per presentare un'appassionante riflessione sulla chimica dell'imponderabile.

Qualche settimana prima, le fu recapitata, quale segno di stima, la seguente lettera scritta da Albert Einstein in data 23 novembre 1911.


"Stimatissima signora Curie,

Non rida di me per averLe scritto senza avere nulla di sensato da dire. Ma sono così infuriato dal modo vile con cui il pubblico osa attualmente occuparsi di Lei che devo assolutamente dare sfogo a questo sentimento. Tuttavia, sono convinto che Lei disprezzi costantemente questa marmaglia, sia che prodighi ossequiosamente rispetto sia che cerchi di saziare la sua brama di sensazionalismo!

Sono obbligato a dirLe quanto sono arrivato ad ammirare il Suo intelletto, la Sua spinta e la Sua onestà, e che mi ritengo fortunato ad aver fatto la Sua conoscenza personale a Bruxelles. Chi non conta tra questi rettili è certamente felice, ora come prima, che abbiamo tra noi personaggi come Lei, e anche Langevin, persone reali con cui ci si sente privilegiati a essere in contatto. Se la marmaglia continua a occuparsi di Lei, allora semplicemente non legga quelle sciocchezze, ma la lasci al rettile per cui è stata fabbricata.

Con i più cordiali saluti a Lei, Langevin e Perrin.

A. Einstein"

Come finisce la storia? Paul e Marie alla fine si sono lasciati di lì a qualche tempo - lui si è trovato un'altra. Ma i loro nipoti (Helene Joliot-Curie e Michel Langevin, ambedue fisici) si sono sposati civilmente nel novembre 1948. Helene è vivente; Michel è morto di cancro nel 1985.

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