mercoledì 9 novembre 2022

Pt, Pd, Au con SnCl2...

Nei testi di chimica analitica tradizionale, sono riportati alcuni test per il platino. Uno di questi è, ad esempio, la precipitazione come esacloroplatinato di ammonio (VI). Questa reazione ha alcuni vantaggi: poiché il prodotto precipita in un volume enorme, è possibile rilevarne anche tracce.

Si rende tuttavia necessaria la distinzione tra platino e palladio, due elementi che sono abbastanza simili nella loro chimica. All'uopo è possibile sfruttare una reazione che utilizza cloruro stannoso come reagente analitico.

Nel video sotto, ripreso da youtube, trovate una descrizione originale, nella quale il cloruro stannoso è aggiunto in condizioni acide - diluito direttamente nell'acqua regia (una miscela di acido nitrico e di acido cloridrico così chiamata dagli alchimisti perché capace di dissolvere anche il re dei metalli: l'oro).

Usualmente, molti test sui metalli del gruppo del platino richiedono prima l'aggiunta di ammoniaca - cosa che non è stata fatta dagli esecutori del test in questo video per una questione di diluizioni.


Sulla sinistra si osserva una soluzione di acido esacloroplatinico preparata facendo bollire platino in acqua regia per 30 minuti a riflusso. Alcune gocce della soluzione rossa concentrata sono state prelevate e diluite aggiungendo acqua.

Per la soluzione di palladio è stato utilizzato esacloropalladato di potassio aggiunto all'acqua regia bollente (per avere la stessa condizione in entrambe le fiale). La soluzione è stata anche diluita fino a quando i colori alla fine non si sono abbinati.
Ad entrambe è stato aggiunto il cloruro stannoso. Si è formato in ambedue i casi un precipitato: quello con Pt mostra un colore da giallo a rosso mentre quello con Pd mostra un colore marrone che si deposita rapidamente come uno strato scuro.
Con l'oro, dovrebbe formare uno strato da scuro a viola di particelle d'oro fini (oro colloidale), chiamato porpora di Cassio, rendendolo un buon test per la distinzione dei metalli preziosi: vedete il video seguente.


Quello che accade esattamente qui è ancora un po' un mistero per noi. A giudicare dai potenziali redox sembra probabile che in queste condizioni acide platino e palladio si ridurranno ai metalli formando nanoparticelle che mostrano colori diversi. Ma in letteratura ci sono anche rapporti su un sistema acido esacloroplatinico-cloruro stannoso in catalisi dove, anche in condizioni protiche, si osservano complessi Pt-Sn con legami metallo-metallo. Non sappiamo però come questo si somma all'eccesso di cloruro stannoso e all'aumento dei potenziali redox dovuti all'acidità. Quindi non cercheremo di dare una risposta sul perché i due metalli per ora mostrano colori diversi: non coltiviamo il campo cristallino da troppo tempo e anche il campo dei leganti non dà più i suoi frutti. Però ogni tanto ritornare a queste cose sarebbe bello. E impossibile. Con gli occhi neri e quel sapor mediorientaleeee.... lalalalalala...

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