29 giugno, un giorno da conoscere a memoria. Sul calendario: Santi apostoli Pietro e Paolo. Nelle chiese risuona(va) l'antifona O Roma felix - in realtà seconda strofa dell'inno Decora lux aeternitatis.
(dal film "Quo vadis", 1951)
Il libro di letteratura ci ricorda che il 29 giugno 1798 nacque a Recanati il conte Giacomo Taldegardo Francesco Salesio Pietro Leopardi - per gli amici: Giacomo, al quale google ha dedicato un doodle in occasione del 225esimo genetliaco.
Sempre il libro di letteratura, qualche pagina oltre ci ricorda pure che ieri, 28 giugno, nacque a Girgenti lo scrittore e drammaturgo Luigi Pirandello. Correva l'anno 1867. Lasciamo quindi ai maturandi raccontare vita, opere e tematiche dello scrittore e passiamo oltre.
Il professore di scienze naturali ha ricordato a lezione che il 29 giugno 1873 la città di Belluno fu devastata da un violento terremoto di magnitudo 6.3 il cui epicentro fu individuato presso la sponda settentrionale del Lago di Santa Croce. L'Alpago, il Cansiglio, la Val Lapisina e il Vittoriese risentirono gravemente gli effetti del sisma, registrato in altre località dell'Italia settentrionale, in Austria, in Slovenia e anche in Baviera.
L'evento, spesso ricordato come terremoto dell'Alpago, è stato ricostruito e analizzato approfonditamente in articoli e pubblicazioni a cui rimando per eventuali approfondimenti.
Il 29 giugno 1931, Papa Pio XI pubblicò l'enciclica Non abbiamo bisogno: muovendo dalla volontà del Fascismo di monopolizzare l'educazione della gioventù e dal contrasto con l'attività dell'Azione Cattolica, il pontefice giunse a condannare il regime di Mussolini per la sua natura dittatoriale.
Senza riprendere lunghi elenchi di nomi e di eventi connessi a questa giornata, suggello il post ricordando Margherita Hack, scomparsa all'età di 91 anni il 29 giugno di dieci anni fa.
Lei ci ha insegnato che "è così bello fissare il cielo e accorgersi di come non sia altro che un vero e proprio immenso laboratorio di fisica che si srotola sulle nostre teste".
Ammiriamolo, questo laboratorio, se il meteo ce lo permette e rileggiamo la riflessione di Leopardi nel suo Canto Notturno...
Per qualcuno, il 29 giugno, segna la fine di un percorso: lungo o breve, certamente in salita, qua e là stretto. Ora si mollano gli ormeggi e si prende il largo. Chi resta sul molo saluta con il cuore in mano e augura ai partenti: buon viaggio! ... buona vita!
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