giovedì 1 giugno 2023

Ricordo di Firenze (I)

 


Inizio il post proponendo l'ascolto di un brano non noto al grande pubblico: il Sestetto per archi in Re minore di Tchaikovskij, intitolato "Ricordo di Firenze", del quale amo particolarmente il lirismo e soprattutto la fuga finale.

Tuttavia, è proprio il titolo del brano che mi ispira per introdurvi ai miei ricordi della città toscana, visitata nei giorni scorsi per lavoro e soprattutto per il piacere di tornare qualche volta (sempre troppo rara) nella culla del Rinascimento.

Sebben abbia dedicato le mie energie migliori a inebriarmi di arte (e di pittura in particolare), in questo primo post è sulle scienze naturali che focalizzerò la mia attenzione: ne seguiranno altri, ovviamente.


Ecco un paio di lapidi che ricordano i luoghi dove ha dimorato Galileo Galilei (1564-1642) a partire dal 1610, anno del suo rientro nel Granducato di Toscana dopo i felici anni trascorsi nella Repubblica di Venezia


Queste porte stanno dirimpetto a palazzo Capponi delle Rovinate, dove qualcuno si è divertito a scattarmi qualche foto a tradimento (o quasi).


A Galileo è dedicato l'Istituto e Museo di Storia della Scienza che ha sede presso Palazzo Castellani, nei pressi degli Uffizi: purtroppo non sono riuscito a visitarlo, stavolta. 

Vi sono conservati moltissimi strumenti storici, alcuni appartenuti a Galileo stesso; tra gli altri, ricordo anche il celebre banco chimico di Pietro Leopoldo (1747-1792), il Granduca che durante il suo regno diede allo sviluppo delle scienze naturali un notevole impulso, essendone appassionato cultore egli stesso.


Nelle nicchie esterne degli Uffizi, alcune statue celebrano i grandi uomini della Toscana e tra questi figurano anche valenti ricercatori nel campo dell'anatomia e della fisiologia:


Andrea Cesalpino (1524-1603), noto per i suoi studi pionieristici sulla circolazione del sangue;


Francesco Redi (1626-1697), noto per i suoi esperimenti contro la teoria della generazione spontanea, poi ripresi da Spallanzani e da Pasteur;


Paolo Mascagni (1755-1815), ricordato per i suoi studi sui vasi linfatici e per i disegni anatomici. Al primo piano della Galleria degli Uffizi ho potuto ammirare anche il celebre ritratto di Galileo, opera di Justus Sustermans.


La mia esplorazione della Firenze scientifica è continuata alla ricerca dell'aula Schiff: per giungervi, sono passato vicino all'Orto Botanico, voluto nel 1545 da Cosimo de' Medici.


Percorro via Gino Capponi, dove scopro una targa che ricorda il luogo ove morì il pittore Andrea del Sarto (1486-1531).


Infine, ho trovato l'aula: eccone l'ingresso. Sembrava quasi fosse atteso il mio arrivo...


... peccato che una volta varcata la soglia, l'usciere mi abbia comunicato che il luogo sia attualmente inagibile e chiuso al pubblico. Sarà per un'altra volta.

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