lunedì 26 giugno 2023

Attenzione! Attenzione!

(immagine da facebook)

Siamo in estate, tempo di spiaggia e di relax; ma anche di escursioni in montagna e di aria fresca; o di camminate in campagna e nei boschi; è anche tempo di zanzare e di zecche. Di queste ultime dissi qualcosa QUI, riprendendo in lingua italiana il MSD.

Nei giorni scorsi, una notizia circolata tra gli appassionati di automobilismo riguardava la morte del pilota brasiliano Douglas Costa e della sua fidanzata Mariana Giordano per una grave malattia contratta in seguito alla puntura di questi acari ematofagi, vettori di molti agenti patogeni

Da noi, le patologie più temute sono la malattia di Lyme e la TBE: la prima, di origine batterica, si tratta con antibiotici mentre per la seconda, causata da un virus, esiste un vaccino.

Il pilota e la sua fidanzata erano andati a passeggiare a Campinas; sono stati morsi dalle zecche e, rientrati a San Paolo, hanno sviluppato una serie di sintomi comprendente febbre alta, dolori articolari, macule rossastre sulla cute. Nonostante il ricovero in ospedale, la diagnosi è arrivata tardi: febbre maculosa delle Montagne Rocciose, causata da batteri del genere Rickettsia

Scoperti da Howard Taylor Ricketts più di un secolo fa, questi microorganismi sono interessanti dal punto di vista evolutivo in quanto si tratta di endoparassiti obbligati: inoculati nell'ospite dalla puntura del vettore (la zecca, in questo caso), essi si introducono nelle cellule (spesso degli endoteli) e sfruttano le sostanze che vi si trovano per completare il loro metabolismo e duplicarsi. Sono incapaci infatti di sintetizzare alcune sostanze necessarie al ciclo vitale e sono obbligati ad assumerle dall'ambiente cellulare dell'ospite. 

L'aspetto interessante risiede nel fatto che alcune rickettsie (come quella che causa il tifo epidemico) mostrano un genoma molto simile a quello dei mitocondri. Già in un articolo del 2001 e in altri lavori, Emelyanov evidenziava come i dati filogenetici supportino un'origine dei mitocondri dall'ordine alfa-proteobatterico Rickettsiales

Questo taxon di alto rango comprende, come già accennato, endosimbionti intracellulari eccezionalmente obbligati di cellule eucariotiche, suddivisi nella famiglia Rickettsiaceae e in un gruppo di microrganismi chiamati endosimbionti simili a Rickettsia (RLE). 

Le analisi filogenetiche più dettagliate delle sequenze di piccole subunità rRNA e chaperonin 60 mostrano costantemente che gli RLE sono emersi prima delle Rickettsiaceae e dei cladi fratelli dei mitocondri. Questi dati suggeriscono che l'origine dei mitocondri e delle Rickettsiae è stata preceduta dalla relazione mutualistica a lungo termine di un batterio intracellulare con un pro-eucariota, in cui l'invasore ha perso molti geni superflui.

Al di là di questi aspetti interessanti per l'appassionato studioso di bioenergetica e/o di evoluzione, i medici infettivologi trattano le infezioni causate da rickettsie, una volta diagnosticate, con un'opportuna terapia antibiotica. Di prima scelta le tetracicline, come la doxiciclina (sotto, la molecola); di seconda scelta il cloramfenicolo. Ambedue hanno azione batteriostatica e non battericida nei confronti di questi patogeni.

Doxiciclina

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