giovedì 12 ottobre 2023

Mannaggia alla fillossera!

12 ottobre 1492: è la data che fin dalla scuola elementare abbiamo imparato a ricordare per la "scoperta" dell'America da parte di Cristoforo Colombo. Per questo negli Stati Uniti e in altri paesi si celebra il Columbus Day, anche se ultimamente tale festa è stata criticata perché l'arrivo del navigatore genovese nel Nuovo Mondo avrebbe portato successivamente allo sterminio dei popoli nativi.

L'immagine sottostante rappresenta un'altra conseguenza dell'arrivo degli europei nel continente americano: la contaminazione degli ecosistemi con specie alloctone, in entrambi i sensi, dall'America all'Europa e dall'Europa all'America.

Patata, peperone, pomodoro e fagiolo sono esempi di piante di importazione, introdotte gradualmente in Europa; per non parlare del tabacco e dei suoi usi ricreativi, di cui scrissi QUI e QUI.

Oltre alle piante, sono arrivati nel Vecchio Continente anche alcuni animali: ad esempio la nutria, lo scoiattolo americano, il gambero di fiume, il granchio blu - di cui tanto abbiamo sentito parlare la scorsa estate. 

Anche il virus dell'Influenza spagnola sembra (sembra!!!) abbia fatto la sua prima comparsa nel Kansas e sia arrivato in Europa con le truppe a stelle e strisce verso la fine della Grande Guerra.

Pure taluni patogeni per le piante alimentari hanno avuto origine oltre oceano: la dorifora della patata, la peronospora, l'oidio e anche la famigerata fillossera, che in questi giorni è comparsa sulle foglie di un filare di vite americana in giardino.


Quando fece la sua comparsa, poco più di un secolo fa, la fillossera rischiò di cancellare per sempre la viticoltura in Europa: l'afide attaccò le delicatissime radici dei vitigni europei, portando alla morte le piante. Il problema fu risolto innestando i vitigni su piede di vite americana - la quale subisce un attacco fogliare (e non radicale) con la formazione delle caratteristiche galle.


Il ciclo biologico del parassita è assai complesso: nelle galle si compie la maturazione degli stadi giovanili, che possono evolvere allo stadio adulto in forme diverse (gallecola, radicicola, alata, sessuale e ninfale). Chi voglia approfondire, trova numerose informazioni QUI.


Che fare? Leggevo di sabbia sulle radici, di oli minerali, di insetticidi specifici: ma prima di liberare molecole di sintesi nell'ambiente (ne vale la pena, per quattro piante?) vorrei sentire il parere di un entomologo esperto che ho già contattato. 

Intanto, ricordo che questo afide, con gli antichi vitigni europei, si è divorato sapori di vini antichi la cui memoria sopravvive solo nei libri... ah si, giusto, devo infine ricordarmi che oggi è pure il mio compleanno. Mannaggia alla fillossera!

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