lunedì 25 dicembre 2023

Et Verbum... caro...


Et Verbum caro factum est... 

Un versetto difficile da spiegare e da commentare: ci proveranno forse i sacerdoti durante la messa di Natale. 

Nelle righe sottostanti vi racconto che cosa esso significhi per me oggi, specie dopo le lunghe meditazioni di questi giorni e i conflitti interiori che spengono la sottile fiammella di quel che resta della mia misera e affievolita fede, troppo sballottata dalla furia delle moderne eresie parrocchial-comunitariste, per le quali QUI ho affermato e lo reitero ancora adesso a mo' di premessa: non sono cristiano.

Verbum traduce il greco Logos - che a sua volta vorrebbe rendere l'ebraico Davar. La parola. Dietro alle singole parole, le relative culture; e dietro a queste le sfumature dei vari significati. Sapienza divina. Potenza creatrice. Mente ordinatrice.

Anche il latino Caro meriterebbe una riflessione più profonda: tradotto in italiano con carne, facilmente confondibile con quella abbonda sulle tavole di chi festeggia, insieme a vino e panettoni, in realtà allude a qualcosa di più profondo e legato alla fragilità, alla caducità, alla mortalità della condizione umana. Tutte cose da non dire durante le feste, non si può mettere di mezzo l'ombra della morte nella gioia e nell'allegria di un uattanciù natalizio. Le ombre siano di prosecco o di amarone, non di amara verità sulla nostra sorte comune.

E poi arriverà l'Epifania, che le feste si porterà via; e con essa i Magi che recano i doni. L'incenso della divinità e l'oro della regalità: et Verbum... la mirra, unguento usato per profumare le bende di lino con cui erano preparati i corpi per la sepoltura... Caro... non si può proprio scindere la nascita dal fatto che prima o poi arriverà la morte.

E così la Sapienza divina ha indossato la fragilità umana, fino alla morte - e alla morte di croce, scriverà San Paolo, riprendendo le parole di un inno cantato nelle prime comunità cristiane. E tutto questo per fondare un'agenzia immobiliare, un'azienda di servizi alla persona, una filosofia morale, una dottrina politica? 

No. Lo scopo di tutto questo era (e lo è tuttora) più urgente: salvare (Gesù, Joshua, Dio salva...) le anime dalla dannazione eterna - così San Pietro nelle sue Lettere: almeno nell'intenzione originale, poi ampiamente accantonata da chi è venuto dopo e ha ridotto Gesù a una scusa per offrire intrattenimento a buon mercato. Meglio il mondo, grazie.

Povero Signore! Cacciato impudentemente dalla tua casa da chi dovrebbe spalancare le porte della Chiesa a poveri in spirito che mendicano la tua Grazia. Troverai una greppia, stavolta? O meglio ancora, un lev disposto ad accoglierti? Il mio è tanto stanco e nero: te lo posso offrire solo così. Prendilo, se lo desideri: è tuo.


H. Schutz, Verbum caro factum est

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