E così mi accingo a scrivere il post n° 666: un numero carico di significati, grazie a quel passo del Libro della Rivelazione (Ap XIII,18) che correla tal numero a uomo, spesso descritto come l'anticristo.
Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d'uomo. E tal cifra è seicentosessantasei.
Qua gli esegeti correlano lettere (dell'alfabeto ebraico o di quello greco) e numeri, attribuendo il 666 a Cesare Nerone e ad altri personaggi storici, fino a Napoleone Bonaparte.
Per altri commentatori, di impostazione riformata, esso andrebbe attribuito al Papato come istituzione (celebri le rappresentazioni antiromane di Lucas Cranach il vecchio, amico e ritrattista di Lutero) e - chiamando in causa il codice Ascii - particolarmente all'attuale occupante del trono petrino. Trovate un articolo sul tema QUI.
I millenaristi dei nostri tempi vedono quel numero spuntare dappertutto: nei codici a barre, nel virus del Covid (per via della Corona - immagine sotto), nei vaccini...
Ma c'è anche questa:
Guardate le dimensioni dell'immagine originale in basso a sinistra: 999 ... che capovolto dà il famigerato numero ...
Perfino nella fotosintesi clorofilliana, poiché i coefficienti stechiometrici per bilanciare l'equazione generale sono tre "6":
6H2O + 6CO2 > 6O2 + C6H12O6
Idem per la respirazione cellulare:
C6H12O6 + 6O2 > 6H2O + 6CO2
"Coincidenze?" - chiederebbe qualcuno.
Di fronte a tutto ciò, io non so che rispondere. Specie di fronte ai treni soppressi.
Già. Resto davvero basito. Vorrei dire che stiamo dando davvero i numeri: un conto è farlo tuttavia con spirito ludico (e ironico distacco), un conto è farlo prendendo tutto troppo seriamente (e agendo di conseguenza...), alimentando timori infondati e paure da caccia alle streghe.
Concludo con una nota che scrivo per me stesso. Vabbè, di solito un insegnante mette le note agli studenti: questa volta la scrive a monito suo - visto che siamo in estate e gli studenti sono in vacanza.
La Storia insegna che ai tempi bui, dove l'irrazionale trionfa, sono sempre seguiti periodi luminosi e fecondi. Dopo l'inverno dello Spirito, attendiamo allora la primavera della Ragione.
E ci prepariamo ad essa coltivando cuore e mente con adeguate letture, con il disegno, la natura, le passeggiate. Certamente fuggendo le piazze (reali e virtuali) e le facilonerie a cui ci hanno abituati gli usi e gli abusi della carta - che sempre si lascia scrivere - e di certuni mezzi di comunicazione.
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