Ho acquistato l'altra mattina il libro del professor Matteo Bassetti, Una lezione da non dimenticare (Cairo Editore, 2020), scritto con la giornalista Martina Maltagliati. L'ho letto tutto d'un fiato già nel pomeriggio del giorno stesso.
Al di là delle critiche (dal sapore un po' politico) e degli inevitabili limiti, che si possono leggere ad opera di vari commentatori sul web (ad esempio, QUI e QUI ma anche altrove), trovo il testo scorrevole e apprezzabile nel narrare un'esperienza che abbiamo vissuto tutti negli ultimi mesi, anche se ciascuno in modo diverso: quella della pandemia, o meglio, della nuova sindemia - come è stata poi ridefinita dal direttore di The Lancet.
Il volto del professore - noto a molti attraverso il piccolo schermo - è riportato sulla copertina flessibile: sopra è in una diretta tv (lo scatto è mio) e dietro di lui, sul ripiano della libreria, accanto ai cataloghi dei Rolex e ai libri di arte, si nota un modello del virus in cartapesta, ricordato nel libro come opera del figlio - che per esso ha scelto il colore blu.
Proseguendo, egli racconta poi la sua esperienza di infettivologo a partire dalla sua volontà di diventarlo, chiara fin da bambino, quando giocava al piccolo medico curando le bambole della sorella - ai tempi in cui non c'era ancora Cicciobello bua...
Poi venne il tempo del liceo classico, dell'università, dell'esperienza negli Stati Uniti, del lavoro accanto al padre - il professor Dante Bassetti - e delle rivalità nel mondo accademico.
Infine l'attualità: da Wuhan a Codogno, dal primo decesso italiano a Vò Euganeo al dilagare dei contagi. Intessendo una cronaca dal ritmo serrato, il professore apre le porte del suo reparto, all'ospedale San Martino di Genova, e racconta la vita in corsia, sua e dei suoi collaboratori chiamati a combattere un nuovo invisibile nemico.
I sentimenti che si scontrano sono tanti e si mescolano con i pensieri alla famiglia, ai colleghi che cadono sul campo, ai turni di lavoro massacranti, a coraggiose sperimentazioni fino all'auspicio di quel vaccino che recentemente gli ha procurato minacce per la sua incolumità e una scorta.
Completano il volume:
- una prefazione del sen. dr. Pierpaolo Sileri, Chirurgo e Sottosegretario al Ministero della Salute, che richiama ai lettori il dovere di ricordare - un appello vibrante e solenne che personalmente vorrei porre accanto alla parafrasi dello Shemà voluta da Levi all'inizio di "Se questo è un uomo";
- un'intervista al Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti.
Il 9 ottobre a Belluno, presso l'Istituto Leonardo, olle ore 18.00 (numero posti limitato a norma del Covid, quindi solo su prenotazione) il Professor Francesco Maria Avato, ordinario di Medicina Legale di Ferrara ex direttore ora in quiescenza, terrà una lettura magistrale dal titolo "Covid, Etica, Medicina, Diritto. Quali interrogativi per oggi e domani?". Qualsiasi persona affetta da una patologia infettiva comporta per il SSN delle questioni da risolvere che nel corso degli anni si sono pesantemente complicate: di ordine economico, medico tecnico e giuridico. Tali argomenti saranno trattati nell'ottica della proiezione etico-morale, entrando nel merito della questione ezio-patogenetica limitatamente ai dati a disposizione della letteratura che allo stato dell'arte risulta accreditata scientificamente.
RispondiEliminaNon appena sarà pronto, pubblicherò l'avviso dell'evento anche su questo blog. Grazie.
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