martedì 12 ottobre 2021

Vanitas vanitatum

Ognuno annuncia la sua grande verità: religiosa, politica, filosofica, esistenziale. Crede di gridare e dimentica di essere un nulla di fronte all'immensità del cosmo.

Io ho realizzato la mia grande verità, talmente grande da essere un'ovvietà: tutte le foto che scatto, le cose che scrivo, etc... un giorno andranno perse. Perché non ci sarà più internet, perché la carta come si lascia scrivere si lascia anche bruciare o divorare dalle tarme, perché i supporti informatici non avranno più il lettore adatto (qualcuno di voi ha ancora il lettore per i vecchi floppy degli anni Novanta?).

E allora perché affannarsi? Tutto passa, nulla resta. Tutto è vanità, diceva l'antico sapiente. Vanità di vanità, canta il moderno giullare. Nulla di nuovo sotto il sole, attorno al quale oggi ho compiuto il quarantaduesimo giro.

2 commenti:

  1. Osservazione pienamente realistica.
    Tuttavia, se è pur vero - come dice Charlie Brown a Snoopy - che un giorno tutti dovremo morire, il cagnetto però dentro di sè pensa:
    "Ma tutti gli altri giorni NO!".
    E allora tanti auguri Marco!

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    Risposte
    1. Grazie per il passaggio sul blog, per il messaggio e per gli auguri.

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