martedì 19 aprile 2022

Quando andiamo a TN ?

Trento, ridente città sull'Adige (nella foto sotto), è stata meta di un'uscita che ho fatto recentemente per lavoro. Tale diversivo è stato anche piacevole e ha avuto come mete il Castello del Buonconsiglio, del quale vedete qualche scatto in questo post, e il Museo delle Scienze - sul quale invece mi soffermerò in seguito, in altra comunicazione.


Ecco la Torre dell'Aquila, che conserva all'interno il ciclo dei mesi, affrescato da un autore anonimo, prezioso capolavoro del Gotico internazionale.


Ed ecco l'interno del castello, con il maestoso profilo del torrione centrale ...


... che da sotto appare davvero imponente!


Nelle sale del castello trova spazio un ricchissimo museo che ripercorre la storia della città e delle zone limitrofe, a partire dai primi insediamenti dei Reti e dei Romani

Notate, nella foto sottostante, le forme degli unguentari in vetro, destinati a contenere i cosmetici delle matrone, che anticipano quelle dei matracci e degli altri odierni pezzi di vetreria da laboratorio. Mi raccomando: non si chiamano ampolle!


Poi seguono testimonianze delle epoche successive, in cui hanno dominato i Goti, i Longobardi, i Franchi, gli Ottoni. Dal 1027, le sorti della città furono rette da un Vescovo - Conte e questo fino all'arrivo delle truppe di Napoleone.


Nel 1545 la città ospitò il Concilio destinato a riformare la Chiesa Cattolica del tempo (e probabilmente anche quella del futuro) e ad arginare il dilagare delle confessioni riformate al di qua delle Alpi. 

All'inizio del Concilio, nella città di Trento i padri conciliari rimasero poco: una pestilenza - probabilmente un'epidemia di tifo esantematico - li costrinse a sospendere i lavori e a trasferirsi a Bologna, seguendo i consigli dell'archiatra pontificio, il medico veronese Girolamo Fracastoro - di cui dissi QUI.


La visita alla città è proseguita: come vi dirò in altro post. Uscendo da essa, per intraprendere la strada del ritorno, ho potuto scorgere nella zona industriale a settentrione quel che resta della SLOI, un'azienda chimica che produceva additivi al piombo per carburanti, di cui dissi QUI. Ai piedi di quello scheletro di cemento e del serbatoio, il terreno attende la bonifica. Da quarantacinque anni.


PS: scusate se aggiungo questo, ma che piaccia o no, anche Trento è in Italia. Nel bene e nel male.


Se interessati, trovate il film documentario sul dramma della fabbrica e della città a questo link:

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