giovedì 29 novembre 2018

RENZO BARBAZZA E L'ARTE NEL 1918

"L'arte nel 2018": è il titolo dell'intervento del professor Renzo Barbazza presso la Sala Bianchi a Belluno, sabato 1° dicembre alle 18.00

Dopo una riflessione simile dedicata all'anno 1915, presentata a Belluno e a San Vendemiano in occasione del centenario dell'entrata in guerra dell'Italia, il relatore presenterà sabato una prolusione sull'arte nel centenario della pace, passando in rassegna la produzione di quell'anno ed evidenziandone le peculiarità.


Renzo Barbazza, medico, patologo e docente di anatomia umana normale, si è dedicato alla pittura e allo studio dei manufatti del genere Homo fin dagli anni Settanta. 

Come autore, ha prodotto numerose opere esposte in mostre collettive e personali in diverse località europee, con ampi consensi di importanti critici. 

Egli ha inoltre concepito un'atlante sincronico-diacronico e diacronico-sincronico di tali manufatti: l'ambiziosa opera è in corso di realizzazione grazie alla collaborazione con enti, associazioni e singole persone, tra cui Lucia Farinazzo e Paola Trapani.

L'incontro di sabato è promosso dal Comune di Belluno e dall'Aics. Ingresso libero e gratuito.

mercoledì 28 novembre 2018

Schizzi...

In questo post regalo un piccolo spazio a un giovanissimo fotografo che quest'estate ha realizzato una bellissima photogallery di alcune opere pittoriche di Renzo Barbazza, prossima ad essere data alle stampe.

Nei tempi morti, Davide (questo il nome del fotografo) si è divertito a riprendere qualche campione scelto tra i minerali che conservo nel mio studio, come questo…


… oppure questa tormalina - che ricorda un po' il monolite kubrickiano


… oppure questo cristallo di solfato rameico pentaidrato, fatto crescere da una mia alunna.


Chiudo la brevissima rassegna con il cranio di una giovane femmina di capriolo: questo oggetto che ho trovato da bambino lo conservo tuttora nel mio studio e qui lo ammiro insieme a voi sotto una luce nuova.


Alla prossima!
mc



sabato 17 novembre 2018

SUNTO DELL'ULTIMA LEZIONE

Ieri, 16 novembre, ho concluso il mio ciclo di lezioni all'Università degli Anziani - Adulti (UAA) di Belluno.

Quest'anno ho trattato il glucosio, dal punto di vista storico, chimico e biochimico. Ho iniziato raccontandone la scoperta e l'evoluzione delle tecniche per determinarlo nei liquidi biologici; mi sono soffermato sul sapore dolce e sulle sostanze che percepiamo dolci (naturali e sintetiche); ho approfondito, per sommi capi, il metabolismo del glucosio nel corpo umano (QUI il riferimento) e in alcuni microorganismi (come i saccaromiceti, che operano la fermentazione alcolica trasformando il glucosio in etanolo e anidride carbonica).

Dell'ultimo argomento trattato, a due giorni dalla giornata mondiale del diabete, pubblico sotto il riassunto della mia esposizione che è stato distribuito ai presenti.


Qua e là ho raccontato, senza però calcare troppo la mano, anche i dettagli degli esperimenti, comprendenti dissezioni di cadaveri e osservazioni su animali (soprattutto cani).


Il codice cromatico sviluppato dal Prof. Barbazza sarà oggetto di un'esposizione dello stesso in primavera: io ho dato più spazio agli aspetti storici e chimici. 

Per concludere, condivido qui il commento di una persona del pubblico quando ho accennato al fatto che oggi l'insulina oggi è prodotta per via biotecnologica: "adesso schiavizzano anche i batteri". Tant'è.


BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
  • AAVV, La grande enciclopedia medica, Curcio editore, voce "Pancreas"
  • H. Berger, M. Buchler & co, The Pancreas, Wiley, 2008
  • L. Cerruti, Bella e potente..., Editori Riuniti, 2003
  • H.M. Dittrich - H.H. von Dorsche, On the development of anatomical research on the Pancreas from Vesalius to Bichat (capitolo di libro, QUI)
  • J. Howard, W. Hess, History of the pancreas - Mysteries of a Hidden Organ, Springer, New York, 2012
  • A. C. Rodriguez de Romo, J. Borgstein, Claude Bernard and pancreatic function revisited after 150 years (articolo su rivista, QUI).
  • J. Williams, The Nobel Pancreas: a historical perspective (articolo su rivista, QUI)

martedì 13 novembre 2018

A Rossini, nel 150esimo anniversario della morte.


Gioacchino Rossini, + 13.11. 1868

Quando corpus morietur
Fac ut animae donetur
Paradisi gloria. Amen.
In sempiterna saecula.

domenica 11 novembre 2018

La strada


Mi sono reso conto che consigliare ad una persona sofferente di "dimenticare" il proprio vissuto e le emozioni di fronte ad esso non è dimostrazione di amicizia, ma di superficialità. Bisogna andare avanti, ma la strada fatta non si cancella: che sia stata in salita o in discesa, larga o stretta, al sole o all'ombra e qualche volta sbarrata, non si cancella. 
mc

venerdì 9 novembre 2018

Un servizio di Marco Maisano


Sopra e sotto trovate la prima e la seconda parte del servizio su Gela, curato da Marco Maisano per Nemo - Nessuno escluso. Esse sono state mandate in onda su Rai Due il 26 ottobre e il 2 novembre, rispettivamente.

A partire dagli anni Sessanta, l'ex-ANIC ha certamente portato nella cittadina lavoro e benessere economico, ma anche problemi ambientali legati a lavorazioni impattanti come quelle che possono essere connesse all'industria petrolifera e petrolchimica. Ne avevo accennato QUI.


Nel video sottostante un ex-escavatorista racconta di aver interrato rifiuti tossici, ascoltando il commento degli ingegneri: "tra cinquant'anni qui moriranno tutti di tumore". A partire da questa testimonianza è stata aperta un'indagine, di cui attenderemo gli sviluppi.



PS: il vero aspetto interessante di questa e di altre vicende analoghe concerne l'evoluzione della legislazione in merito allo smaltimento dei rifiuti industriali. Non è affatto banale: qualcuno si è chiesto se fosse legale smaltire i rifiuti in quel modo, al tempo in cui l'operaio di cui sopra ha sotterrato i supporti ceramici dei catalizzatori esausti? 

domenica 4 novembre 2018

Lana di vetro e catalizzatori per la fotochimica

La catalisi eterogenea presenta significativi vantaggi sulla catalisi omogenea per quanto riguarda la facile separazione del catalizzatore dalla miscela di reazione e il suo riciclo.


Un recente studio condotto da Ayda Elhage (con i suoi colleghi dell'Università di Ottawa, nel gruppo del prof. Scaiano) e pubblicato QUI, propone la lana di vetro come supporto per metalli (come Pd, Co, Cu, Au, Ru) o loro ossidi allo scopo di preparare catalizzatori.


Su scala di laboratorio è stata sperimentata per reazioni termiche oppure fotochimiche come cicloaddizioni, dealogenazioni, coupling C-C (es. reazione di Sonogashira), click-chemistry (per formare cicli C-N): il recupero è facile (basta una pinzetta).


La giovane ricercatrice, nata in Libano, si è laureata in Chimica all'università di Beirut, ha ottenuto l'abilitazione all'insegnamento e come docente ha lavorato nella scuola secondaria. Dal 2014 si è trasferita a Ottawa, dove ha iniziato a lavorare sulla reattività fotochimica di ioduri alchilici, alchenilici e arilici in presenza di particelle d'oro supportate su TiO2.

Nell'articolo citato ella propone l'uso della lana di vetro, noto materiale usato come isolante termico, quale economico supporto per catalizzatori eterogenei in luogo dei tradizionali supporti ceramici o basati su allumina, silice, etc.

venerdì 2 novembre 2018

Il "Trattato" di Karrer ...

Con mia immensa gioia, sono riuscito a procurarmi una copia del Trattato di Chimica Organica di Paul Karrer (1889-1971) in edizione italiana, per i tipi di Sansoni (Firenze, 1956).

Come si evince leggendo l'introduzione di Livio Cambi, l'edizione è stata curata da Lamberto Malatesta (per la parte dei composti alifatici) e da Giovanni Jacini (per la parte dei composti aromatici). Lo stesso Cambi così descrive l'opera: 

"Dalla prima comparsa nel 1927 è stato un rapido susseguirsi di nuove edizioni, fino alla settima del 1941. [...] La ragione del successo di quest'opera risiede soprattutto nell'equilibrio mirabile nello sviluppo dei singoli argomenti [...] La trattazione è fondata saldamente sul sano metodo e criterio chimico sperimentale, ed esula da essa ogni eccesso di sviluppi teorici di cui oggi talvolta si abusa e che finora hanno costituito piuttosto un ornamento che uno strumento utile alla effettiva indagine chimica".

Magari qualche chimico organico di oggi potrebbe non essere molto d'accordo sull'ultima affermazione riportata, ma passiamo oltre.


Paul Karrer (1889-1971) nacque a Mosca. Fu allievo di Werner, con il quale si laureò nel 1911; successivamente passò a Francoforte, dove fu collaboratore di Ehrlich.

Nel 1918 divenne professore a Zurigo, dove divenne direttore dell'Istituto di Chimica. Si occupò dapprima di derivati arsenicali del benzene; poi di polisaccaridi e di amminoacidi. Fu uno dei massimi studiosi dei carotenoidi e delle vitamine: isolò la vitamina A e dimostrò che deriva dal carotene; isolò la riboflavina (vitamina B2) e indagò la struttura del tocoferolo (vitamina E).

L'Accademia dei Lincei gli accordò il premio Cannizzaro nel 1935; l'Accademia svedese delle Scienze coronò il suo lavoro con il premio Nobel per la Chimica nel 1937, ex aequo con il britannico Haworth.

Continuò la sua attività di ricerca occupandosi di alcaloidi, ai quali dedica un ampio spazio nella sezione conclusiva del trattato.

Il testo inizia delineando il campo di indagine della materia trattata e prosegue descrivendo l'esecuzione dell'analisi elementare dei composti organici, gli idrocarburi alifatici, i derivati alogenati, gli alcoli e i derivati, i composti dello zolfo, le ammine e i derivati organometallici, i composti carbonilici, i nitrili e altri derivati azotati. Tratta prima i composti monofuzionali, poi bifunzionali, trifunzionali e poi polifunzionali, per concludere la prima parte descrivendo gli zuccheri.

Nella seconda, esso parte tratta i composti aromatici, partendo dal benzene e proseguendo con i derivati alogenati, con i nitroderivati, i nitrosoderivati, gli acidi solfonici, i fenoli, gli alcoli aromatici, le aniline, i coloranti, le fenilidrazine e altri composti contenenti P, As, Sb e metalli alcalini. Conclude la parte trattando i composti ciclici ottenuti per riduzione parziale o totale dell'anello aromatico.

Nella terza parte, esso tratta i composti eterociclici e conclude con gli alcaloidi. Una brevissima quarta parte è dedicata alla preparazione dei composti contenenti radioisotopi, tanto utili come marcatori e in altri impieghi.


Avrò di che leggere e rallegrarmi un poco in questi giorni grigi.

giovedì 1 novembre 2018

Dalla Valle del Boite: altre immagini della sciagura...

Qualche giorno fa ho pubblicato il link ad un video che mostra il villaggio ENI in comune di Borca di Cadore, con l'abetaia, l'hotel, le villette e tanti bimbi sorridenti che svolgono le loro attività nella colonia estiva cinquant'anni fa.

In questo post, pubblico invece una selezione di alcune foto significative, gentilmente inviatemi dal signor Francesco Dall'Asta, che abita in un paese poco lontano da Borca, sempre nella valle dove scorre il fiume Boite (infatti il nome del comune di riferimento è Valle di Cadore).


Anche questa valle è stata martoriata dalla furia del vento (paragonato a un uragano di forza 4), dell'acqua e della terra che lunedì scorso ha imperversato tra le Dolomiti e tra le altre montagne delle Venezie. 





Credo che le immagini non abbiano bisogno di commenti o di didascalie.