La Galleria Rizet e il suo factotum Diego Rizzo ospiteranno "energie ed emozioni al femminile", espresse da due artiste che esporranno le loro opere a partire da sabato 31 luglio (inaugurazione alle ore 17) fino al 16 agosto. Tutte le informazioni sono riportate qua sotto. Non manchiamo l'occasione!
giovedì 29 luglio 2021
martedì 27 luglio 2021
La parola a N. Caro...
Cercare con Google "Processo Casale" (per la sintesi dell'ammoniaca) e vedere una serie di risultati su "Processo Casalesi" fa capire molte cose in merito alle priorità nella cultura italiana e nei mass media. Ma non di questo vorrei parlare, in questo post, e procedo oltre.
Dopo l'articolo di Giacomo Fauser, di cui dissi QUI, e dopo aver ripreso qualche brano letterario di Carlo Emilio Gadda, mi sono deciso a rispolverare alcune informazioni sulla sintesi dell'ammoniaca, un argomento che a lezione propongo con una certa insistenza, vista la sua notevole importanza. riassumibile nella sequenza:
Azoto + Idrogeno > Ammoniaca > Concimi > Agricoltura > Alimentazione > Nutrizione
Poi non discutiamo su come siano distribuite le risorse e sul perché al mondo ci siano ancora persone che soffrono la fame: questo riguarda la politica e l'economia, non la chimica e la tecnica.
Il 24 gennaio 1927, Nikodem Caro, co-inventore con Adolph Frank del processo per la sintesi della calciocianammide - un'alternativa all'ammoniaca per la cattura dell'azoto atmosferico - tenne una conferenza a Berlino sull'industria dell'azoto.
Era particolarmente feroce nei confronti di quei paesi che dopo la Prima Guerra mondiale usavano "chimici e ingegneri in uniforme" e "rubavano" i brevetti sull'ammoniaca sintetica Haber-Bosch per sviluppare industrie al di fuori della Germania. Poteva dare credito solo a Georges Claude in Francia e a Luigi Casale in Italia per innovazioni originali nella sintesi dell'ammoniaca.
Casale, nato a Langosco (Pavia) nel 1882, si laureò in chimica presso l'università di Torino, studiando con Arturo Miolati e Michele Fileti (la fortuna di avere grandi maestri...).
Si perfezionò a Berlino con Walter Nernst e ritornò in Italia alla vigilia della Prima Guerra mondiale, durante la quale si occupò di gas asfissianti e protezioni. Un incidente in laboratorio gli causò un avvelenamento che compromise la sua salute.
Al termine della guerra riprese i suoi studi sulla sintesi dell'ammoniaca e nel 1919 fece funzionare il primo impianto che produceva 2 q/die. Due anni più tardi fondò a Terni la Società Ammonia Casale, con nuovi impianti. Morì a Vigevano nel 1927, a 45 anni non compiuti.
La grande proliferazione delle fabbriche di composti azotati, ha rimarcato Caro, “fa riflettere e solleva interrogativi” su quei paesi che avevano senza dubbio rubato i brevetti e le idee per l'industria dell'ammoniaca al fine di soddisfare le loro ambizioni strategiche: “E ora si capisce che nella maggior parte dei casi questi nuovi stabilimenti non nascono da necessità economiche ma da necessità politiche, necessità strategiche di indipendenza nei fabbisogni di azoto in agricoltura e per la produzione di munizioni” [1].
Prima dell'invenzione di Haber e del processo Ostwald, che trasforma l'ammoniaca in acido nitrico, era possibile produrre esplosivi solo a partire dal nitro del Cile, importato via mare dal Sudamerica. Un po' di ammoniaca la si ricavava anche purificando il gas dei forni a coke, per lavaggio con soluzioni acquose diluite di acido solforico, al fine di ottenere solfato di ammonio.
L'affermazione di Caro risuonava in armonia con lo scenario tratteggiato da Humphrey nel luglio 1923, in cui prevedeva la diffusione delle fabbriche di azoto al di fuori dei confini della Germania a meno che BASF non avesse mantenuto il monopolio sull'ammoniaca sintetica. Ma nel 1927, con nuovi processi disponibili, la situazione era molto diversa. Tuttavia, la strategia di controllo delle tecnologie dell'azoto sintetico si avvicinava al tipo di supervisione riservata alle industrie al servizio dell'esercito.
(continua)
[1] Caro N. (1927) Glossen zur Stickstoff-Industrie. Die chemische Industrie 50(6)(12 febbraio):181–185.
Fonte: https://link.springer.com/chapter/10.1007/978-3-319-68963-0_10
lunedì 26 luglio 2021
Si stava peggio quando si stava peggio...
sabato 24 luglio 2021
Chiude l'Arte al tempo del Covid...
Chiude il 25 luglio, ad Arsié di Ponte nelle Alpi (BL), la mostra personale "Arte al tempo del Covid" di Michele Nave presso la Galleria Rizet - questo il nome dello spazio espositivo ricavato in una stalla adibita a salotto culturale da Diego Rizzo curatore del sito ValcantunaOggi.
giovedì 22 luglio 2021
Oggi le coniche
Prendiamo un cono e tagliamolo con un piano: a seconda dell'inclinazione del piano, otteniamo diverse sezioni, le cui forme sono rappresentate nelle figure sottostanti.
martedì 20 luglio 2021
Scatti naturali
Ecco una rassegna di fotografie della Natura intorno a casa: rose, insetti, lumachine, fiori, boschi... e l'immancabile gatto (Rodio). Una pausa ogni tanto ci vuole!
domenica 18 luglio 2021
Due note sul Redentore...
In questa domenica a Venezia si celebra la festa del Redentore, istituita e rinnovata ogni anno per ricordare la fine della pestilenza del 1575.
I superstiti ringraziavano il buon Dio per essere scampati al flagello e anche per le sostanze lasciate loro in eredità da quanti erano passati a miglior vita a causa del morbo causato da Yersinia Pestis.
Chissà che presto non si possa istituire una festa simile per celebrare la fine del Covid... intanto godiamoci le note del concerto per due trombe di Vivaldi!
sabato 17 luglio 2021
Letture estive...
QUI trovate un interessante articolo di Giacomo Fauser (1892-1971) dedicato alla sintesi dell'ammoniaca, pubblicato nel 1938 in appendice all'Enciclopedia Italiana.
Ammoniaca significa (tuttora!) concimi azotati e quindi possibilità di incrementare la produzione agricola: oggi sarebbe impensabile sfamare oltre sette miliardi di persone fidando solo sulla rotazione agraria o sui concimi naturali (letame, pollina, etc.).
Nell'esordio dell'articolo, Fauser afferma che "il problema della fissazione dell'azoto è in realtà un problema di produzione dell'idrogeno": sono necessari due metri cubi di idrogeno per chilogrammo di ammoniaca prodotta.
Nella seconda parte, l'ingegnere si sofferma descrivendo come sia possibile separare l'idrogeno dal gas dei forni a coke, sfruttando la "condensazione frazionata a bassa temperatura dei diversi componenti".
Come racconta Ettore Molinari nel suo Trattato di chimica... (Hoepli, Milano, Vol. I, Tomo I, ed. 1939, ristampa 1943) lo sviluppo di questa idea si deve (indirettamente) a Carl von Linde (1842-1934), il fisico e ingegnere tedesco passato alla storia per i suoi studi sulla refrigerazione e sulle sue applicazioni pratiche.
Il gas, ottenuto scaldando ad alta temperatura il carbone fossile in apposite storte - o forni a coke, è formato da idrogeno (oltre il 50%), monossido di carbonio, metano, olefine (etilene, propilene), ammoniaca, idrogeno solforato, composti cianici, tracce di composti aromatici, nebbie catramose.
Una volta prelevato dalle storte, esso è progressivamente raffreddato e lavato in apposite colonne:
- con acqua per separare il catrame;
- con oli medi di catrame per separare benzene e toluene;
- con acido solforico per fissare l'ammoniaca presente come solfato di ammonio.
- carbonato di potassio: K2CO3 + H2O + CO2 = 2KHCO3
- arsenito di potassio: 2K3AsO3 + 3H2O + 6CO2 = 6KHCO3 + 2As2O3
- basi organiche: etanolammine, glicina, etc.
- idrossido di sodio.
Successivamente il gas rimanente è essiccato (con soda o gel di silice) e progressivamente raffreddato a temperature sempre più basse per separare:
- la frazione etilenica (l'etilene condensa a - 104°C);
- la frazione metanica (il metano condensa a - 162°C);
- il monossido di carbonio (condensa a -191.5°C).
venerdì 16 luglio 2021
Marghera da vedere (II)
In questo post ecco un vecchio reportage sulla Laguna di Venezia realizzato da Alessandro Gaeta (fotografia Mauro Ricci, montaggio Alessandro Renna) per la serie Sciuscià di Michele Santoro. Risale all'anno 2000.
Esso è dedicato all'inquinamento delle acque che circolano dalle calli e dai canali più famosi del mondo alla riva dove sorge Porto Marghera.
All'inizio del documento filmato si racconta degli operai ammalati negli impianti per la produzione di cvm e del pvc; e poi della diossina - che dai camini delle industrie sembra arrivare fino alle vongole che crescono, particolarmente floride, tra i canali del porto.
Nella seconda parte del servizio, è tempo di vedere i risultati delle analisi sulla diossina nelle vongole e la caccia ai pescatori abusivi - a quel tempo attivi anche nei canali industriali.
giovedì 15 luglio 2021
Marghera da leggere (I)
Gabriele Bortolozzo, operaio dello stabilimento petrolchimico, ha condotto per anni una battaglia affinché venisse detta la verità sui gravi rischi che pesavano sulla salute di coloro che lavoravano in quella fabbrica. Moltissimi suoi compagni di lavoro, addetti alla produzione o alla movimentazione del cvm, sono morti o si sono ammalati di cancro.
Il libro Petrolkimiko (ed. 1998), curato da Bettin, presenta alcuni documenti fondamentali dell'inchiesta sulla fabbrica e ne ricostruisce la realtà umana e sociale.
Sulla ricerca medica che portò a individuare la cancerogenicità del cvm si sofferma in un suo contributo il professor Cesare Maltoni, direttore scientifico della Fondazione Europea di Oncologia e Scienze Ambientali "B. Ramazzini".
Il 2 novembre 2001 il Tribunale di Venezia ha pronunciato una sentenza di assoluzione per i ventotto imputati del processo sul Petrolchimico di Porto Marghera.
Sul banco degli imputati c'erano i grandi gruppi della chimica italiana di allora, accusati della morte per tumore di 157 operai e di altri 103 casi di malati, che erano addetti alla lavorazione del cvm e del pvc per la produzione di plastiche.
In un primo momento, escono sconfitti gli operai e i cittadini che attendevano un verdetto che condannasse la volontaria utilizzazione da parte delle classi dirigenti di sostanze pericolose ed inquinanti. Ma i ricorsi in appello non si faranno attendere e il verdetto allora sarà diverso.
Il processo al Petrolchimico di Porto Marghera e la sua clamorosa conclusione, che ha visto condannati i vertici di Montedison, è un evento che non può e non deve essere dimenticato.
La determinazione nel difendere tutti noi e il nostro territorio da interessi biechi e altamente pericolosi e la volontà di consegnare alle generazioni presenti e future un esempio di impegno nell'interesse collettivo sono i due aspetti che ci portano a riflettere sull'importanza della partecipazione alla res publica. E a pronunciare una sola parola: grazie.
(continua)
mercoledì 14 luglio 2021
Quale attualità?
Ricevo e ritrasmetto.
"Oggi, il vero pericolo non è la religione nella politica, ma la politica nella religione. Per la prima volta nella storia del Cristianesimo, la politica, che iniziò con il dividersi dalla morale e dalla religione, ha capito che l'uomo non può vivere di solo pane, così ha tentato di catturare l'anima, attraverso ciascuna delle parole uscite dalla bocca di un Dittatore.
Per la prima volta nella civiltà occidentale Cristiana il regno dell'Anticristo ha acquistato forma politica e sostanza sociale, sovrastando e combattendo il Cristianesimo nella propria essenza di Anti-chiesa: con i propri dogmi, le proprie scritture, la propria infallibilità, la propria gerarchia, il proprio capo visibile, i propri missionari, e il proprio capo invisibile, troppo terribile perché se ne pronunci il nome.
Ai nostri giorni, in certe nazioni la religione esiste soltanto in quanto tollerata da un dittatore politico. Senza perseguitare attivamente la Chiesa, ne usurpa le funzioni, concede le tessere del pane solo a quelli che cospirano contro la religione, tenta di creare un'uniformità ideologica sopprimendo chiunque si opponga a questa ideologia, e, con il solo peso della propaganda di Stato, intende effettuare l'organizzazione sociale delle masse su una base meramente secolare e anti-religiosa.
L'istruzione, oggigiorno, si va politicizzando. Lo Stato moderno estende il proprio dominio su zone estranee alla propria giurisdizione: sulla famiglia, sull'educazione, sull'anima. Specialmente pericolosa diventa la concentrazione dell'opinione pubblica in un numero sempre più ristretto di persone, data la meccanicità con cui si può disseminare la propaganda. I contorni acquistano una crudezza particolare.
Il prossimo conflitto avverrà tra Religione di Dio e Religione di Stato, tra Cristo e Anticristo: quest'ultimo travestito da capo politico."
(Fulton J. Sheen, da "Personaggi della Passione" 1947)
lunedì 12 luglio 2021
Fiori e fiorellini...
Vi auguro un buon inizio settimana, dopo una domenica sera da cardiopalma. Ecco qualche piccolo scatto floreale, realizzato con lo smartphone (sono pigro, dovrò rispolverare la Nikon) ...