mercoledì 29 dicembre 2021
Vita e morte nell'invisibile (III)
domenica 26 dicembre 2021
Vita e morte nell'invisibile (II)
... e così non tutte le feste vengono per nuocere.
Queste, per il Natale 2021, hanno portato anche l'occasione giusta per presentare Vita e morte nell'invisibile, il breve saggio che il professor Barbazza e io abbiamo dato alle stampe alla fine dell'estate 2020, di cui dissi QUI.
Trovate nell'immagine sotto le informazioni relative all'incontro, organizzato dal Comune di Tambre, dall'Assessorato alla Cultura e dalla Biblioteca comunale; ricordate che, in ottemperanza alle attuali disposizioni anticovid, è possibile partecipare all'incontro se muniti di greenpass "rafforzato" e indossando una mascherina FFP2.
Grazie di cuore agli organizzatori, a chi ci ospiterà e a chi vorrà intervenire; ma soprattutto grazie a Sara B. senza la quale non sarebbe stato possibile giungere a questo importante momento. Speriamo che il meteo sia clemente e non giochi a sfavore proprio all'ultimo.
sabato 25 dicembre 2021
Un Canto di Natale
mercoledì 22 dicembre 2021
Acido citrico: il suo ciclo e qualche saggio
E così dedico l'ultima lezione del 2021 al ciclo di Krebs, uno dei miei argomenti prediletti che per un motivo o per l'altro accompagnerà i miei discenti fino all'esame. Che dicano la loro preghiera, QUI!
Provo sempre una certa emozione nel raccontarlo, ma quest'anno ancora di più in quanto ricorreva un importante anniversario riguardante il suo scopritore, come accennai QUI.
Nelle cellule eucariote, esso trova posto nella matrice dei mitocondri (QUI); la successione di reazioni che lo costituiscono avviene anche all'interno dei procarioti (ma non di tutti).
La successione degli intermedi assume la musicalità di una filastrocca:
Citrato, isocitrato
Alfa-cheto-glutarato
Succinil-coenzima A:
siamo giunti alla metà.
Succinato, fumarato
che idratato dà malato
il quale è poi deidrogenato
ad ossalacetato...
Detto così, sembra quasi un'opera di Gianni Rodari... manca la musica di Sergio Endrigo. In realtà ci ha pensato il prof. Grossi a dedicare al ciclo di Krebs una canzone, che potete ascoltare QUI. Oltre rime e note, la difficoltà sta nel cercare di capire in ogni step che cosa accada dal punto di vista chimico, quali enzimi e quali cofattori intervengano e andando oltre le cose cominciano a complicarsi.
La prima reazione concerne la condensazione dell'acetil-CoA con l'ossalacetato (che, come possiamo leggere nella filastrocca, chiude la successione dei vari intermedi e diventa a sua volta il reagente della prima reazione: ecco perché questa via metabolica costituisce un ciclo, in quanto il prodotto dell'ultima reazione diventa il reagente della prima). Si forma così acido citrico: infatti il ciclo di Krebs è noto anche come ciclo dell'acido citrico. E poiché l'acido citrico contiene tre gruppi funzionali -COOH, il ciclo di Krebs è detto anche ciclo degli acidi tricarbossilici, abbreviato in TCA (Tri-Carboxylic-Acid).
L'acido citrico contiene anche un gruppo funzionale -OH. La sua formula bruta è C6H8O7. Puro si presenta come un solido cristallino bianco: si ricavava un tempo dagli agrumi (da cui il nome, legato al genere botanico Citrus) anche se si trova in tutta la frutta. Scheele lo isolò dal succo di limone.
Oggi viene prodotto ingegnerizzando alcuni ceppi di Aspergillus Niger all'interno di bioreattori, che operano a bassi valori di pH e con sequestranti del ferro: ciò blocca il TCA al primo step, causando un accumulo di acido citrico che è prelevato e purificato.
Il target è prodotto in quantità di 1.6 M di tonnellate annue e viene usato nella formulazione di detergenti, disincrostanti, farmaci, cosmetici; come additivo alimentare o venduto come tale in confezioni da un chilogrammo (attenzione: puro oppure in soluzione concentrata può causare serie ustioni alla cute e alle mucose).
Per aggiungere alla trattazione teorica una parte sperimentale, potremmo pensare di riconoscere l'acido citrico e all'uopo si potrebbe tentare una serie di prove. Discente! D'ora in poi mi rivolgo a te.
PRIMA PROVA. Prendine una punta di un cucchiaino, mettila in un bicchierino, aggiungi un cucchiaino d'acqua deionizzata (va bene quella commerciale per i ferri da stiro per il nostro scopo) e discioglilo. Immergi una cartina tornasole: se questa si arrossa, la soluzione è acida (e pertanto la sostanza è un acido).
SECONDA PROVA. Alla soluzione preparata come prima, aggiungi una punta di cucchiaino di bicarbonato di sodio. Se noti effervescenza, la soluzione è acida per la presenza del gruppo -COOH.
TERZA PROVA: reazione di Uffelmann. Questa è più difficile da realizzare. Procurati, in farmacia, del cotone emostatico al cloruro ferrico e qualche grammo di acido salicilico (o di salicilato di sodio). Prepara una soluzione alcolica di acido salicilico; intingi un batuffolino di cotone emostatico al cloruro ferrico: questo diventerà viola. Intingi ora il batuffolino viola nella soluzione che pensi sia di acido citrico (quella al punto primo): hai una parziale conferma se diventa bianco.
Potrebbe essere anche un altro idrossiacido: acido lattico, acido malico, acido tartarico e altri danno un viraggio simile (ma dubito che siano così disponibili in commercio).
Per concludere, l'acido salicilico è poco solubile in acqua, lo è di più in etanolo, e con il cloruro ferrico da un precipitato viola (saggio per i fenoli); tale precipitato vira al giallo chiaro con l'acido citrico in soluzione (reazione di Uffelmann). L'acido citrico è maggiormente solubile in acqua rispetto all'acido salicilico.
QUARTA PROVA: l'acido citrico in soluzione (punto primo) reagisce con metalli (es. nastro di magnesio, granuli di zinco, alluminio...) con sviluppo di idrogeno. La reazione è accelerata da qualche goccia di solfato rameico in soluzione acquosa, che agisce da catalizzatore.
PROVE SPECIFICHE. Le reazioni specifiche per il citrato prevedono l'uso di nitroprussiato o di reattivi a base di Hg che è meglio evitare di avere in casa o in un laboratorio scolastico.
lunedì 20 dicembre 2021
Handel -- Concerto Grosso Op. 3, No. 3
sabato 18 dicembre 2021
Out of Africa...
venerdì 17 dicembre 2021
O Sapienza...
Come invocazione alla Sapienza si presenta la prima delle antifone maggiori (o antifone "O") cantate prima del Magnificat nei vespri dei giorni che precedono il Natale. Nel video finale, l'antifona O Sapientia è cantata in latino e spiegata da un giovane frate domenicano.
mercoledì 15 dicembre 2021
Mah...
lunedì 13 dicembre 2021
Ancora spettacoli in cielo...
Nel post pubblicato QUI qualche giorno fa avevo mostrato l'allineamento di Venere, Saturno e Giove, che in questi giorni hanno continuato a dare spettacolo in cielo - e io, nonostante gli acciacchi, non me lo sono perso.
Prima mi sono goduto le luci del tramonto riflettersi sulle nevi che coprono i monti dell'Alpago (sopra) e indorare gli alberi spogli a fondo valle (sotto), presso le acque della vecchia Piave.
Intanto la Luna ha fatto la comparsa sulla scena (ammiratela in alto a destra, sopra le nubi), mentre il Sole se ne stava uscendo - e io l'ho seguito nel cammino passando alla foto successiva.
Volgo infatti lo sguardo a ponente e ammiro il cielo limpido, ricordandomi che l'appuntamento astronomico si consumerà alla mia sinistra, sopra gli alberi.
Esco sul terrazzone, laddove la scorsa estate prosperavano i pomodori e ora tutto è bianco e ghiacciato. Cerco di riprendere - con lo smartphone! - l'evento partendo da Venere, a ovest, e spostandomi verso il primo quarto di Luna, a sud. In mezzo, Saturno si perde e Giove appare come un puntino luminoso ma non troppo.
Per concludere il post, ecco uno scatto dei tre pianeti (la Luna sta fuori, a sinistra: la vedete nella foto in chiusura al post, dove il puntino a destra è invece Giove) allineati.
Poveri i miei congiunti, che ho trascinato al freddo ad ammirare lo spettacolo, mostrando quei piccoli puntini in cielo che per pochi minuti mi hanno riempito di stupore e di meraviglia.
domenica 12 dicembre 2021
Il concerto di Natale del Coro Minimo
sabato 11 dicembre 2021
Cronache recenti
In questi giorni sono stato chiuso in casa. Negli ultimi giorni di novembre ho avuto un fortissimo mal di gola. Tutto è sembrato risolversi nel giro di poco. Nel frattempo mi sono fatto somministrare pure la 3d.
Ritorno a casa dalla somministrazione, cena leggera. Seguo alla televisione Mauro Corona, ospite nella trasmissione condotta da Bianca Berlinguer, insieme ad altri (di un paio, quasi "fissi", farei volentieri a meno, ma non importa: piaceranno a qualcun altro).
Vado a letto. Mi sveglio nel cuore della notte alle 3:40 (ho sempre l'orologio a portata di mano, se non fisso al polso) con crampi fortissimi alle gambe (in particolare alla destra, dove ho le vene varicose), brividi, dolore ai reni (che percepivo caldi), febbre che sale e che arriva a 38.8 °C.
Mi risveglio con quel valore di temperatura, che si mantiene tale per tutto il giorno: nemmeno due compresse di tachipirina da 500 mg lo scalfiscono di una linea. La febbre scenderà solamente il giorno successivo, lasciandomi terribili dolori alle articolazioni maggiori (ginocchio, anca, spalla, gomito, polso) che continuano anche nei giorni successivi.
Urine color ocra, con odore da brodo (vabbé, l'odore non fa testo, è una percezione soggettiva): chissà che ne avrebbero detto gli archiatri del Basso Medioevo, raccogliendola in una matula per osservarne colore e altre proprietà, come dissi QUI.
Mi sono limitato a consultare i loro eredi attuali, i quali hanno formulato - all'insaputa l'uno dell'altro, ovviamente - pareri discordi: per uno tutto il quadro era dovuto agli effetti collaterali della 3d (ma come? Il mal di gola era cominciato prima di riceverla...), per un altro esso deve ricondursi a un'infezione di tipo batterico; etc. Alla fine vi ho guadagnato due giorni di malattia.
Il prosieguo della storia è il seguente. Passano un paio di giorni e tutto il quadro sopra riportato si ripete esattamente identico in mia madre - che però la 3d l'ha fatta settimane fa e con il formulato di un'altra casa farmaceutica; ed ella ha pure ricevuto l'antinfluenzale.
Un primo consulto ippocratico sospetta un'infezione da Sars-Cov-2... per forza, da un paio d'anni a questa parte, qualsiasi episodio febbrile o un semplice mal di gola indirizza a ricercare quel patogeno in primis. Evviva i protocolli. E via col tampone (negativo, ovviamente). I sintomi restano e intanto si aggiungono tosse e catarro (sia per lei, sia per me). Nel frattempo, pure il babbo si unisce al club.
Quindi, escludendo l'ipotesi "postumi da 3d" (che non può essere, perché io ho fatto la 3d e i miei congiunti no, perlomeno non negli stessi tempi e non quella 3d): io, fonte d'infezione, ho trasmesso (per via aerea) un patogeno ignoto (... un batterio?) ai miei genitori - in casa non usiamo la mascherina. Batteri a catena; o catena di batteri? Mah.
Il patogeno ha attraversato le naturali barriere difensive e ha prodotto le sue tossine che hanno causato i loro effetti. Ora la cosa sembra risolversi da sola (ovviamente non assumo antibiotici se non sotto prescrizione medica), ma mi chiedo: qual era il patogeno? Il tampone oro-faringeo che ho prenotato (in rigoroso regime privato di mia iniziativa) me lo rivelerà? Non esiste solo Covid, a questo mondo. E prima di tornare in classe, voglio essere sicuro di non contagiare nessun altro.
Intanto, ricordando a me stesso che prima di essere fonte d'infezione sono stato infettato pure io, tenendo conto dei tempi di incubazione e di chi, vicino a me, ha presentato un quadro simile (una persona che potrei pensare di bocciare agli esami di riparazione, ad esempio), sono stato in grado pure di stabilire - con una certa sicumera - la data in cui è avvenuta la trasmissione del patogeno: il 23 novembre scorso. Di più non vi dico, segreto professionale.
giovedì 9 dicembre 2021
Cecile e l'idrogeno nelle stelle
Nata a Wendover (Buckinghamshire, Regno Unito) il 10 maggio 1900, ella studiò inizialmente botanica, fisica e chimica presso l'Università di Cambridge.
Di fronte all'impossibilità di ottenere un titolo in patria a causa del suo sesso, abbandonò l'Inghilterra nel 1922 con l'intenzione di vivere negli Stati Uniti, la cui cittadinanza ottenne nel 1931.
Nel 1925 è diventata la prima persona a raggiungere un dottorato nel settore dell'astronomia al Radcliffe College (attualmente parte di Harvard) e lo ha fatto grazie alla sua dissertazione intitolata "Atmosfere stellari, un contributo allo studio di osservazione delle alte temperature negli strati superficiali delle stelle" (Stellar Atmospheres, Attribution to the Observational Study of High Temperature in the Reversing Layers of Stars).
Applicando la teoria della ionizzazione sviluppata dal fisico Meghnad Saha per poter collegare esattamente la classificazione spettrale delle stelle alle loro temperature assolute, la tesi stabiliva che l'idrogeno era la componente principale delle stelle. Alla Harvard University ebbe come direttore della tesi Harlow Shapley.
Tuttavia questo fatto non fu accettato nell'immediato né dalla comunità scientifica né dai suoi professori, e ciò lo dovette dire nella stessa tesi, perché in quel momento si pensava che la componente massiccia delle stelle fosse il ferro. Più tardi, altre indagini indipendenti sostennero l'idea della Payne e i suoi insegnanti hanno dovuto riconoscere il loro errore.
L'idea fu tuttavia ripresa anche da Henry Norris Russell, che la fece sua e la pubblicò senza menzionare il contributo della Payne. Russell divenne celebre poi per il diagramma HR che classifica le stelle e permette di descriverne lo sviluppo. Lo avevo pubblicato anche QUI.
La vita di una stella inizia con il crollo gravitazionale di una nebulosa gassosa di materiale composto principalmente da idrogeno, insieme ad elio e tracce di elementi più pesanti.
Quando il nucleo stellare è abbastanza denso, l'idrogeno inizia a diventare elio attraverso la fusione nucleare, rilasciando energia durante il processo.
I resti dell'interno della stella portano l'energia fuori dal nucleo attraverso una serie combinata di processi di radiazione e convezione. La pressione interna della stella evita di collassare ulteriormente con la propria gravità.
Quando l'idrogeno è esaurito nel nucleo, una stella con almeno 0,4 volte la massa del Sole si espande fino a diventare una gigante rossa, in alcuni casi fondendo elementi più pesanti nel nucleo o in strati esterni intorno al nucleo (come carbonio o ossigeno). La stella allora si evolve fino ad una forma degenerata, riciclando una porzione della sua materia nel mezzo interstellare, dove contribuirà alla formazione di una nuova generazione di stelle con una maggiore proporzione di elementi più pesanti. Nel frattempo, il nucleo diventa una rimanenza stellare: una nana bianca, una stella di neutroni, o (se è abbastanza massiccia) un buco nero.
La composizione chimica di una stella varia a seconda della generazione a cui appartiene. Più antica è e più bassa è la sua metallicità (termine che designa il concetto astrofisico utilizzato per descrivere l'abbondanza relativa di elementi più pesanti dell'elio in una stella).
All'inizio della sua vita una stella simile al sole contiene circa il 75% di idrogeno, elio al 23% e il restante 2 % comprende elementi più pesanti, apportati da stelle che hanno terminato il ciclo prima che nascesse. Queste percentuali sono in massa; in numero di nuclei, il rapporto è il 90% di idrogeno e il 10% di elio.
Durante un viaggio in Europa nel 1933, Cecilia Payne incontrò l'astrofisico russo Sergei Gaposhkin, che sposò l'anno successivo negli Stati Uniti d'America. Ebbero tre figli, Edward, Katherine e Peter.
La nostra scienziata continuò a trascorrere tutta la sua carriera accademica ad Harvard. Per diversi anni non ebbe incarichi ufficiali, fino a quando, nel 1938, le fu concesso il titolo di astronoma. Fu la prima donna a raggiungere il posto di insegnante associata ad Harvard - nel 1956.
Tra i premi e le distinzioni che ha ottenuto, spiccano il Premio Annie J. Cannon in Astronomia (1934) e la Lecture di Henry Norris Russell dell'American Astronomical Society (1976). L'Asteroide 2039 Payne-Gaposchkin è così chiamato in suo onore.
domenica 5 dicembre 2021
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sabato 4 dicembre 2021
Natale a Tambre - calendario degli eventi
Dicembre porta seco un calendario ricco di festività - laiche e religiose - e di appuntamenti: culturali, sportivi, ricreativi, goliardici.
Sopra potete vedere nell'insieme l'offerta del Comune di Tambre, che comincerà domani - 5 dicembre - e proseguirà fino a febbraio.
Al centro del manifesto troviamo l'appuntamento del 28 dicembre, alle ore 17:45, presso il Centro Sociale: Renzo Barbazza ed io presenteremo il nostro lavoretto sul mondo dei microbi, Vita e morte nell'invisibile, dato alle stampe nel settembre 2020.
Ringraziamo fin d'ora quanti interverranno (fino a riempimento della sala) e soprattutto chi ha organizzato la serata e tutto l'insieme delle proposte, occasioni importanti per la vita di una comunità di montagna.
Tambre è visibile nella foto in alto a destra, come piccole macchie bianche in mezzo al verde dei boschi: sotto osservate il lago di Santa Croce.