venerdì 29 maggio 2020

Io, cittadino comune.

Visti i miei attuali interessi, ricordati al post precedente, in merito all'emergenza Covid, preciso quanto segue. 

Trovo corretto ascoltare le varie opinioni e formare un'idea mia personale. Per quanto possa interessarmi l'argomento, ho un quadro sufficientemente ben delineato in merito al dibattito, costruito nei limiti delle informazioni che ho potuto reperire da fonti affidabili, ma non lo espliciterò. Ho studiato per me stesso, come ormai mi sono ridotto a fare e sono felice di poterlo ancora fare (per quanto?).

Dal punto di vista operativo (un punto di vista ideale, ben s'intenda), sappiamo che le varie posizioni emerse saranno ascoltate dal Legislatore, il quale produrrà linee guida alle quali come cittadino dovrò attenermi. 
  • Quando mi è stato detto di stare a casa, sono stato a casa. 
  • Quando mi è stato detto di mettere la mascherina e i guanti, ho messo mascherina e guanti. 
  • Se mi diranno di fare il test, lo farò e non discuterò pubblicamente la cosa, ma - tra me e me - studierò, rifletterò e tacerò: alla libertà di opinione preferisco la libertà di pensiero (molto più impegnativa ma anche più appagante, nonostante oggi si viva in un funesto periodo nel quale coltivare un pensiero critico significa di fatto aderire al pensiero unico).
  • Se mi diranno di fare il vaccino...
Premetto che: 
  • tutti siamo ignoranti, ma non tutti siamo ignoranti delle stesse cose; 
  • la Scienza è patrimonio della comunità e a conservare e ad arricchire questo patrimonio concorrono gli esperti e i ricercatori, formati all'uopo e meritevoli delle posizioni raggiunte;
  • io, anonimo cittadino comune, fortificato da certi percorsi formativi, posso riconoscere di possedere alcune limitate conoscenze per poter capire e inquadrare il problema, ma ho anche dei limiti che ricordo a me stesso e che cerco di colmare affidandomi alla parola degli esperti (che per mia fortuna molto spesso sono professionisti competenti e titolati che ho il piacere di conoscere di persona). 
Ricordo che non ho i titoli per potermi esprimere pubblicamente in materia sanitaria (non sono laureato in Medicina - magari! - non ho ottenuto l'abilitazione alla professione, non sono iscritto all'Ordine dei Medici, non sono ricercatore in ambito medico e nello specifico nei settori della virologia, dell'infettivologia e dell'epidemiologia). 

Un conto è parlare di molecole di interesse biologico (da laureato in chimica, lo faccio in ristretti contesti, soprattutto dal punto di vista storico, anche se oggi assai di rado, e lo farò qualora sia invitato a farlo, non di certo per mia presunzione personale), un conto è parlare di come diagnosticare e curare (non l'ho mai fatto, non lo faccio, non lo farò e lascio tali attività a professionisti competenti e titolati).

Quindi, a riguardo dell'emergenza Covid: personalmente non abbasserei la guardia e non canterei vittoria troppo presto. Personalmente. Poi ognuno faccia (ir)responsabilmente quel che vuole.

mercoledì 27 maggio 2020

L'evoluzione delle mie passioni...

Ho notato che Google propone il cambiamento delle impostazioni del Blog, alle quali cercherò di adattarmi. 

Il cambiamento mi dà l'occasione per riflettere su questo percorso, iniziato alcuni anni fa dopo la chiusura della mia vecchia pagina su Libero, con lo sfondo nero e la foto delle Vette Feltrine che scattai una mattina di primavera nei lontani tempi in cui lavoravo a Feltre.

Voglio ora considerare i post più letti e le opzioni adatte mi permettono di reperire agevolmente qualche dato, che presento nell'immagine sottostante.


Come vedete dai titoli, i post più letti sono quelli dedicati alla Chimica Organica: si tratta di brevi excursus, non sempre completi, ricchi tuttavia di immagini e di brevi video con alcuni esperimenti sugli zuccheri, sulle ammine, sulla reattività del doppio legame C=C, etc. 


Qualche pagina è stata da me riportata nel libro che ho dato alle stampe tre anni fa, dedicato alla catalisi e alle sue applicazioni industriali, concepito come un mio personale ringraziamento alle persone che mi hanno guidato negli anni di studio all'università spalancandomi le porte di un mondo al quale ho dovuto poi dire addio, grazie a una concomitanza di fattori, tra i quali l'incontro con altre persone poco intelligenti e troppo serve della solita deleteria ideologia che ha avvelenato il clima culturale (italiano e globale) negli ultimi decenni.

Tutto sommato, riconosco che è stata un'autentica fortuna perché ho rivolto la mia curiosità verso altri interessi, dopo aver già abbandonato del tutto musica e religione (lo ripeto ancora una volta e ancora lo ripeterò, visto che c'è chi tuttora mi chiede di suonare o di cantare a celebrazioni, con mio sommo disappunto). 

Pur conservando una certa inclinazione ad alcuni argomenti della Chimica Organica e ad alcune sue applicazioni industriali, mi sono rinnovato grazie ad una proposta, arrivata poco più di un anno fa, che ho accolto con entusiasmo, la quale mi ha portato a studiare e ad approfondire molti temi della Microbiologia medica

Da un anno a questa parte non leggo altro che di batteri e di protozoi: un mondo affascinante, dove le mie conoscenze di chimica, pur nei limiti, forniscono una chiave di lettura per comprendere la realtà di questi esseri che abitano il nostro pianeta da centinaia di milioni di anni e si sono evoluti con le altre specie viventi.

 
Francamente sono stato tentato di intraprendere un percorso di studi per imparare ancora di più, ma alla mia età ormai è meglio lasciar stare: non sopporterei lo stress di code alle segreterie, di vacanze sui libri, di esami, di tesi e quant'altro. 
Ho già dato ampiamente, tra studi religiosi, studi chimici e altre cose che mi hanno portato a dare una novantina di esami, a discutere quattro tesi ottenendo punteggi altissimi e a non vedere corrisposte le attese. 
Non importa: tra le cose più preziose che conservo ci sono un lavoro in armonia con i miei interessi, il tempo per coltivarli, un luogo per conservare qualche strumento adatto a semplici esperimenti (per inciso: non produco vaccini e non spargo virus nell'ambiente). Forse mi manca qualcuno con cui condividere le mie passioni, al di là degli studenti: gioisco intanto di poterle coltivare e non è cosa da poco. 
Il sogno di emulare Yersin o Schweitzer, miei eroi di questi mesi, resterà tale: mi limiterò a raccontare le loro straordinarie gesta nella quieta mediocrità del mio vivere, grato per le possibilità che mi sono date di poterlo fare.


E poi volete mettere la soddisfazione di vedere associati i micobatteri della tbc, trattati con auramina e visti in microscopia di fluorescenza, a Ben Ten, un eroe virtuale di queste generazioni? Cose che non capitano di certo tutti i giorni...

sabato 23 maggio 2020

Piccola esortazione...



Non siate nostalgici
di cose che non avete vissuto;
ma siate artefici
di quel che vorreste vivere.
(mc)

venerdì 22 maggio 2020

Stadi e tifosi, tra calcio e malattie

Se chiediamo a una persona qualsiasi di accostare in una frase i termini "stadio" e "tifoso", la maggior parte parlerà di calcio - e oggi lo farei anch'io, nel decennale del Triplete della mia amata Inter, funestato dalla scomparsa di Gigi Simoni.


Se consultiamo il Devoto - Oli, alla voce "tifoso" troviamo, come seconda opzione, un esplicito riferimento al Grande Club di Milano: guardate l'esempio subito dopo la definizione...


La prima opzione invece riguarda lo "stadio tifoso" nell'accezione che oggi nessuno mai considererebbe, ossia come l'insieme dei segni clinici che contraddistingue una delle fasi di un insieme di malattie causate da microorganismi del genere Rickettsia: febbre alta, delirio, dolori diffusi, etc.

Tali microorganismi sono endoparassiti cellulari obbligati: fuori dalla cellula ospite non sono in grado di sopravvivere, in quanto non possiedono gli enzimi per sintetizzare intermedi fondamentali per il loro metabolismo, che assorbono dalla cellula in cui si trovano. Essi vivono in cellule animali, di ratti o di altri piccoli mammiferi, e possono passare all'uomo tramite artropodi vettori, come le pulci, i pidocchi, gli acari e le zecche - come aveva evidenziato Charles Jules Henry Nicolle (1866-1936), premio Nobel per la medicina nel 1928.

Sebbene queste patologie accompagnino la storia dell'umanità da secoli, questi microorganismi sono stati studiati in modo compiuto a partire dalla fine del XIX secolo da Howard Taylor Ricketts (1871-1910). 
Nato in Ohio ma cresciuto in Illinois, Ricketts si laureò in storia dell'arte all'università del Nebraska (1894) e in medicina alla North-Western University (1897). 
Dal 1902 ottenne la cattedra a Chicago e nel 1909 passò all'Università della Pennsylvania. In quell'anno scoprì il microorganismo che causa la febbre delle Montagne Rocciose, detto Rickettsia rickettsii in suo onore.


Microorganismi simili causano patologie come il tifo esantematico o petecchiale, il tifo murino, la febbre del Carducci, la febbre delle trincee, la febbre Q, la febbre del Nepal, la febbre fluviale del Giappone, il tifo messicano. Proprio studiando questa malattia, a Città del Messico, fu morso da un pidocchio infetto e morì. 

Sorte simile toccò al medico ceco Stanislao von Prowazek (1875-1915), che isolò la rickettsia responsabile del tifo epidemico, oggetto delle sue ricerche tra il 1913 e il 1915. 

Fu allievo di Erlich, successore di Schaudinn a Berlino, nel 1906; nel 1908 si trasferì all'istituto Oswald Cruz in Brasile per proseguire in un viaggio nelle isole del Pacifico, ove studiò le malattie tropicali ivi diffuse.

Prowazek si interessò delle clamidie, altri microorganismi endoparassiti che causano polmoniti atipiche, infezioni alle vie urogenitali (tracoma) e psittacosi o ornitosi (perché trasmesse dai pappagalli e da altri uccelli).   

mercoledì 20 maggio 2020

Nel cuore dell'essenza


Oggi esce "Nel cuore dell'essenza", il primo romanzo di Michaela Cinkova, che ho conosciuto dapprima come studentessa, tennista e ora come poetessa e scrittrice.


Che dire? Una breve considerazione. Talvolta, da insegnanti, facciamo fatica a trasmettere il piacere della lettura ai nostri discenti; qualche volta, troviamo qualcuno che corrisponde e che magari scopre il piacere di provare a scrivere.

Tuttavia, avere avuto un'alunna che, oltre a studiare e a leggere, si cimenta con la stesura di un intero romanzo e trova la soddisfazione di vederlo dato alle stampe, credo che sia un qualcosa di unico e di magico! Un grande onore averla conosciuta!

domenica 17 maggio 2020

Il mio zabaione...

Ieri, nel primo pomeriggio (verso le due) mi sono divertito in cucina. Mi diverto quasi tutti i giorni, a dir la verità, ma lasciamo stare. 

Ho preparato una semplice crema zabaione, seguendo la seguente ricetta, alla quale ho aggiunto un piccolo tocco personale per rendere il tutto più strutturato: anziché 4 tuorli, ne ho usati 3 + 1 uovo intero e ho aggiunto 30 g di amido di mais (avevo a disposizione quello, anche se mi riprometto di tentare anche con l'amido di riso e con la fecola di patate). 




Ecco, è giunta l'ora di distribuire la crema nei bicchierini da portata...


venerdì 15 maggio 2020

Saba: tbc, cancro e fascismo


Ogni epoca ha la sua malattia, alla quale risponde un'altra (ma è probabilmente la stessa) nel campo morale. L'Ottocento ebbe la tubercolosi e gli sdilinquimenti sentimentali; il Novecento ha il cancro e il fascismo. 

Tutto il processo del fascismo – manifestarsi della sua vera natura quando è già tardi per un efficace intervento chirurgico; sua impossibilità di morire se non assieme alla vittima alla quale si è abbarbicato; tendenza a riprodursi in luoghi lontani dalla sua prima sede; disperate sofferenze che genera in quelli che ne sono colpiti; guasti profondi che si rivelano all'esame necroscopico dei corpi (o paesi) sui quali abbia totalitariamente imperato – tutto, dico, il suo processo ha sorprendenti somiglianze con quello del cancro. 

Ma in un'altra cosa gli assomiglia ancora. Nessuno ignora oggi che la tubercolosi è, molte volte, uno dei mezzi che i giovani impiegano per suicidarsi. Azzardo l'ipotesi che il cancro (malattia degli anziani) abbia le sue radici psichiche in un tentativo sbagliato dell'organismo per ringiovanire. 

La formazione di un neoplasma potrebbe significare il desiderio di rifarsi un nuovo organo, p. es. un nuovo stomaco. (Ho comunicata questa mia ipotesi ad alcuni medici intelligenti, i quali ne hanno tutt'altro che riso). 


Ebbene: che cosa è stata in fondo l'adesione al fascismo – in Italia e altrove – se non un tentativo sbagliato della borghesia di rifarsi una vita nuova, di ringiovanire? Troppo tardi si è accorta poi dell'errore; e allora… non c'era più rimedio; la buona cosa, la cosa provvidenziale, che si presentava apportatrice di un «ordine nuovo» recava invece inumane sofferenze; e, a più o meno lunga scadenza, la morte.

Origine: U. Saba, Scorciatoie e raccontini, 43, pp. 43-44, pubblicato QUI

mercoledì 13 maggio 2020

La bellezza del Grande Rift africano

Ho cercato di raccontare qualche cosa ai miei discenti a proposito del Grande Rift africano e questo per suggellare il percorso fatto quest'anno intorno alle Scienze Naturali: abbiamo parlato di vulcani e di tettonica a placche, di fiumi e di laghi, di clima e di paesaggi. 

Ora è giunto il momento di fare una sintesi e insieme abbiamo guardato con unico sguardo la bellezza degli elementi che emerge da quest'angolo di mondo, come una cicatrice che sfregia il continente africano per giungere, lungo il Mar Rosso, fino al Mediterraneo e alla Placca adriatica.


Per addentrarci nei paesaggi abbiamo guardato due documentari: uno trasmesso in una puntata di Super Quark, programma di Piero Angela, nel 2010. Le riprese mettono a tema la Dankalia, una regione dell'Etiopia che un tempo era un fondale marino (e si trova sotto il livello del mare) e oggi è una zona geologicamente molto attiva: gli esploratori camminano in mezzo a pozze di acido solforico, che si forma per combinazione dell'acqua con gli ossidi di zolfo provenienti dai vulcani.


Il secondo documentario è tratto da Ulisse di Alberto Angela, che ci porta nella savana alla scoperta dei luoghi culla dell'Uomo e alla ricerca delle sorgenti del Nilo, sulle orme degli esploratori inglesi di fine Ottocento.


venerdì 8 maggio 2020

Noterelle sugli echinodermi


Tra le lezioni più belle di questa settimana, voglio ricordare quella dedicata agli echinodermi, invertebrati marini dalla pelle squamosa che comprendono stelle di mare (guardate il video...), ricci di mare e oloturie.

L'origine del phylum risale al Cambriano inferiore: oggi sono note circa sei mila specie. Oltre al caratteristico rivestimento esterno, con placche calcaree, a cui il phylum deve il nome, gli echinodermi presentano un complicato circuito idraulico interno che permette loro di assorbire l'ossigeno e soprattutto di muoversi, attraverso i pedicelli ambulacrali (guardate il video...). 

L'apparato digerente è costituito da un tubo con due aperture, bocca e ano: gli echinodermi sono organismi deuterostomi (nell'embrione la bocca si forma dopo l'ano). 

Attorno alla bocca si situa un anello nervoso, dal quale dipartono diramazioni chiamate cordoni nervosi.

La riproduzione è sessuata, la fecondazione avviene in acqua e la larva presenta una simmetria bilaterale che ricorda i cordati più semplici, dei quali parlerò la prossima settimana.

domenica 3 maggio 2020

IL GATTO DI CASA

Ecco una rassegna di recenti scatti a quello che mio fratello Matteo ha definito il gatto più fotografato del web, il nostro vecchio tigrato europeo di 16 anni - ben portati. Buona domenica!