sabato 8 marzo 2025

Per sabato 8 marzo 25...

Anche questo sabato volge al termine. Mi ero ripromesso di fare tante cose e invece ho combinato poco e niente. Verifiche da passare in rassegna, altri compiti da preparare, l'impaginato di un nuovo libro da correggere: tutto è là che aspetta. 

Ieri mattina, sono andato in ospedale per una visita e per un vaccino; il pomeriggio me ne sono stato tranquillo a casa, con un po' di mal di testa e tanta sonnolenza. La sera sono andato a letto presto, mentre qualcuno fuori a cena si è ricordato di me e mi ha mandato un autoscatto che ho trovato stamattina su whatsapp.

Oggi, dopo una giornata col braccio ancora dolorante (normale effetto del vaccino), voglio dedicare un pensiero al ricordo di Giuseppina Cattani (1859-1914), laureata in medicina e docente in Patologia generale presso le università di Torino e di Bologna.

Nata ad Imola in una famiglia modesta, mostrò fin da giovane una certa attitudine per le materie scientifiche. Nel 1878 si iscrisse alla facoltà di Medicina, per laurearsi con lode nel 1884. Appassionatasi alla patologia, fu accolta dal professor Tizzoni nel suo laboratorio. Sembra che abbia studiato per alcuni mesi anche a Zurigo, sotto la guida di Klebs. Tentò una serie di concorsi a cattedra, ottenendo scarsi risultati, probabilmente perché donna in un mondo dominato dagli uomini.

Nel 1889 presentò un corso libero di "batteriologia patologica", mostrandosi attenta alle novità e ai progressi nella ricerca: erano i tempi di Koch e di Pasteur. Dal 1890 si interessò del colera e del tetano; gli articoli furono tradotti anche in tedesco e l'anno successivo alcuni esperimenti posero le basi per lo sviluppo di un vaccino contro la tossina tetanica - vaccino che funzionò sugli animali ma non subito sull'uomo.

Intanto si interessò di politica, si lasciò prendere dalle idee socialiste, fu vicina a Pascoli (forse suo professore al liceo?) e fu tra le fondatrici di un "Comitato di propaganda per il miglioramento delle condizioni della donna".

Dal 1897 ritornò nella città natale, dove lavorò presso il locale ospedale, interessandosi di radiologia. I raggi X furono scoperti da Roentgen nel 1895. L'esposizione alle radiazioni è la probabile causa della lunga malattia che la condusse alla morte.

FONTE: per chi volesse approfondire, suggerisco la lettura di: A. Morandi, Medichesse a Bologna: il caso di Giuseppina Cattani (1859-1914), in Pagine di vita e storia imolesi, n. 9, 2003, pp. 209-234.

Per gli aspetti politici e civili, l'Archivio di Stato di Bologna e di Imola.

Ne avevo accennato anche in: R. Barbazza, M. Capponi, Vita e morte nell'invisibile, il breve testo dato alle stampe nel 2020.

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